L’azzurro tra il cielo ed il mare
Data: 28/08/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: La_metamorfosi_72, Fonte: Annunci69
Il rammarico di non essere stata ciò che desideravo. Il rammarico di non essere riuscita a viverlo come sapevo di poter fare. Non ero tranquilla e quel primo e tanto atteso incontro era andato bene, ma non come avevo desiderato ed immaginato. Avevo un peso dentro, dettato dalla certezza di non averlo vissuto fino in fondo. Non avevo saputo donarmi totalmente. Nonostante il fortissimo desiderio, la paura aveva vinto. Avevo sprecato un’occasione, un’occasione attesa da tempo. Quell’amaro in bocca mi disturbava e dovevo immediatamente liberarmene. L’unica soluzione era riuscire ad incontrarlo nuovamente, ma, così come era stato difficile la prima volta, lo sarebbe stato anche la seconda. Potevo solo fare una cosa: immaginare.
Poco più di due ore di autostrada, sotto il sole cocente. A farci compagnia le voci sensuali di Mina e Celentano che fanno da sottofondo ai nostri discorsi.
Amiamo il percorso in macchina, sia prima che dopo un incontro, perché parliamo, ridiamo e condividiamo le sensazioni e le emozioni vissute dai diversi punti di vista: lui da spettatore ed io da protagonista. Dentro di me la voglia intanto cresce. Non vedo l’ora di rivedere colui che con tanta pazienza ci aveva nuovamente atteso per mesi. Non vedevo l’ora di poter godere di così tanta passione. Avevo nuovamente letto e riletto i suoi feedback e sentito tutta l’energia che era stata vissuta e condivisa. Ed ora stava arrivando anche per noi il momento di poter assaporare nuovamente quell’energia, ...
... poterla fare nostra, e per sempre.
La porta si apre. Era già accaduto la prima volta che ad aprire la porta e ad accoglierci fosse lei. Sorridente, solare, bellissima. Dal suo volto dolcissimo traspare una straordinaria timidezza che la rende splendida e ne risalta i lineamenti delicati. La sua semplicità la rende estremamente elegante. E subito la mia mente inizia a volare indietro nel tempo, a quella mia prima volta in cui ho sfiorato il corpo di una donna, di quella donna, e ne ho gustato i dolci sapori. Avevo paura. Mi chiedevo cosa fare ed intanto facevo. La sfioravo delicatamente facendo attenzione a non farle male. Si, avevo timore di farle male. Ricordo la lotta tra la mia mente che mi tormentava e non mi permetteva di lasciarmi andare totalmente ed il mio corpo desideroso di sentire la profondità di quelle mani che mi sfioravano e di quei corpi aggrovigliati al mio ( si erano nel frattempo uniti al gioco i tre maschietti) per iniziare insieme il viaggio verso il paradiso della lussuria. Ricordo la sua delicatezza sul mio corpo, i suoni del suo piacere mentre godeva di due uomini che la scopavano con decisa delicatezza. Rivederla e ricordare ha stuzzicato in me una fortissima eccitazione, volevo esplorarla nuovamente ma questa volta volevo e dovevo essere libera dalla paura. E mentre la salutavo, le mie mani vivevano il ricordo della delicatezza della sua pelle liscia e dei suoi seni turgidi per l’eccitazione.
Ed adesso si stava ripetendo tutto. Lei che apre la ...