Abuso goduto dallo sconosciuto
Data: 06/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Toscano Passivo, Fonte: EroticiRacconti
... cazzo volevi fare...eh puttana? Io ti rompo il culo! Te lo apro e ti ci sborro dentro!” “Basta...mi fai male...per favore...” “Stai zitta lurida puttana! Tanto non smetto finché non ti ho spruzzato tutto il mio sperma dentro al tuo bel culo!” Era impossibile dimenarmi, era troppo peso quel ragazzo e stavo cominciando a capire che purtroppo dovevo rassegnarmi e che dovevo stringere i denti fino alla fine. Il ragazzo continuò ad abusare di me per terra per qualche minuto e quando si accorse che oramai mi ero rassegnato, mollò la presa, facendomi rialzare e tornare nella posizione iniziale. Più che passava il tempo e più che il mio orifizio lentamente si abituava alle sue dimensioni estreme. Infatti dopo un lungo silenzio passato a stringere i denti e a soffrire, iniziai a percepire del piacere. Cominciai ad ansimare e a gemere. Il ragazzo se ne accorse e mi disse : “Non ti lamenti più...vero puttana? Ti piace farti rompere il culo così eh, troietta?!” “Aahh...si...” “Che puttana che sei! Preparati che tra poco ti ingravido!” Continuò a fottermi e ad aprirmi il mio culetto con molta forza,violenza e decisione per altri 5 ...
... minuti. Poi iniziò ad ansimare pure lui, sempre più forte, fino a riversare dentro di me un fiume di sborra bollente. La sentivo invadermi le viscere con ripetute spruzzate , arrivando a bagnarmi sono in profondità. Appena il ragazzone fece uscire la sua cappellona, dal mio buco oramai aperto e dilatato come non mai, iniziò a fuoriuscire una buona parte del suo latte, colandomi sulle cosce. Ero esausto e mentre il ragazzo lentamente si ricomponeva, io rimasi sempre nudo in quella posizione a far richiudere al fresco dell’aria aperta il mio buchetto provato. Il ragazzone però prima di andare, vedendomi sempre così, tirò fuori nuovamente il suo pisello, iniziando a pisciarmi sul sedere e sul buco. “Che zoccola...ti sei fatta rompere il culo senza troppi problemi e per finire ti sei pure lasciata far pisciare addosso...” “Stronzo...” “Se vuoi godere di nuovo così, sai dove trovarmi puttana!” Sene andò mentre io continuavo a rimanere col buco rotto e umido di piscio. Mi ricomposi e velocemente feci ritorno verso casa, ripensando all’abuso appena subito, sentendo la sborra dell’uomo colarmi nelle mutande passo dopo passo.