La mia puttana - 3
Data: 29/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: gp4annunci69
Da quando abbiamo cominciato questi giochi e coinvolgendo altri, anche nei momenti in cui siamo soli, scopiamo, se possibile con ancora più gusto.
Hai preso tanti cazzi di recente, hai potuto cominciare a dar sfogo alla tua troiaggine, dopo essere stata sempre la donna che poteva fare, ma doveva fare attenzione, non doveva chiedere troppo, e tutte queste balle. Negli anni in cui ci siamo frequentati, è stata dura scalfire questo tarlo, che ti impediva di godere appieno della tua femminilità. Se penso che per un gran momento, godevi in silenzio, non lasciavi uscire la tua passione.
Oggi, invece, sei molto diversa. Il fatto che ti accorgi che susciti la curiosità di altri uomini, ti ringalluzzisce e ti rende, talvolta, sfrontata.
La prossima avventura che ho deciso di farti vivere, sarà però molto diversa dalle altre.
Tu non sai ancora, ma io ho già cominciato ad organizzare tutto quanto. Ho chiamato la persona che volevo per questa nuova prova, le ho spiegato che cosa volevo e come la volevo coinvolgere. Fra noi non è accaduto nulla di fisico, ma sentivo che lo spirito era quello giusto, che con questa persona ci saremmo trovati bene. Prendo gli accordi e ti chiamo chiedendoti quando saresti stata sola a casa. Decisione presa, e come sempre solita inquietudine tua.
Approfitto del fatto che sono in giro e non distante da te, e che tu sei sola, per passare a darti “un’aggiustatina”.
Entro in casa tua, ti appoggio al tavolo e così comincio a scoparti. ...
... Bastardo è la parola più in voga nella tua bocca in quel momento, ma dopo un attimo ti lasci andare e concordiamo il tutto per l’indomani. Ottenuto l’accordo, mi tolgo, ti mollo un ceffone sul culo e me ne vado, così come sono arrivato.
Torni a rivolgermi i complimenti di prima, sai che mi piacciono, ma soprattutto so che a te piace quando sono bastardo.
La sera dopo arrivo da te. Baci, carezze e leccatina con un inizio di pompino da succhiarmi anche l’anima. L’averti lasciata in sospeso ieri, ha sortito frutti quasi insperati.
Ma ci fermiamo subito.
Ti guardo e sei pronta. Io ho con me una corda, di quelle da alpinista, ma tu ancora non lo sai. Non sai che fra un attimo ti bloccherà, impedendoti i movimenti.
Proseguo con alcuni giochi che ti fanno aumentare l’eccitazione e controllo telefono ed ora. Pochi minuti ancora e questa persona arriverà. Provi a chiedermi informazioni, ma evidentemente non hai ancora imparato che fino al momento in cui sei in un’esperienza nuova non ti dico nulla, proprio per impedire alla tua zucca di cominciare a farsi le “menate”.
La mascherina nera torna sui tuoi occhi, la tua fica contiene una catena di gel di 9 palline di diverse grandezze che tanto ti aveva fatto storcere il naso quando l’acquistammo, e tanto oggi ti fa bagnare quando te la infili (dove capita, anche in tutti e due i tuoi canali simultaneamente).
Ti bacio e finalmente il cellulare mi dice che il nostro ospite è arrivato.
Ti metto le cuffie di un iPod con una ...