Professore, mi scopa?
Data: 07/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: GolaAccoglienteLT, Fonte: Annunci69
Chi mi conosce sa che amo definirmi una troia borghese, per la mia passione per i liberi professionisti over35. Subisco il fascino di aitanti avvocati, ingegneri, commercialisti, il più delle volte impegnati con donne, che si dividono tra ufficio, palestra, mogli e figli. Uomini in giacca e cravatta, dalle brillanti carriere, ma che, tra un’arringa ed una lezione in cattedra, non disdegnano affatto la mia gola ed il culo. Di incontri ad alto tasso di adrenalina ne ho avuti molti, dall’ingegnere romano 40enne che tra un appuntamento di lavoro ai Parioli ed una vogata al circolo dei canottieri, si lasciava slacciare la cinta, rigorosamente Louis Vuitton, già in macchina, mentre col cazzo già in tiro percorreva a tutta velocità la Cristoforo Colombo per raggiungere il suo studio, ansimante di montarmi come la più troia delle sue segretarie, all’anestesista siciliano che mi rianimava a colpi di cazzo in gola, dopo avermi cavalcato per bene il culo, sul cofano della sua auto. Ma tra gli incontri degni di nota c’è sicuramente il cattedratico universitario. Era un giovedì di giugno, l’esame alle porte e l’ansia che iniziava a farsi sentire. Così decisi di andare a studiare nella biblioteca universitaria, per non avere distrazioni, inconsapevole però che, da li a poco, si sarebbe concretizzata una delle fantasie erotiche che molte altre troie come me hanno, ma che a poche capita di realizzare. Dopo un’intensa mattinata di studio, in pausa caffè, decido di aprire una tra le più note ...
... app gay. Neanche il tempo di finir bere il caffè, che vengo contattato da un profilo anonimo. Era stato attratto dal mio nickname, “Pompo da Dio”, ed ovviamente dalla breve distanza che ci separava, qualche centinaio di metri. Si presenta come Luca, assistente universitario 37enne, bsx, felicemente accompagnato con donna ma evidentemente, aggiungo io, insoddisfatto sessualmente. Un rapido scambio di foto e poi l’invito a raggiungerlo nel suo studio, dove mi avrebbe messo a completa disposizione il suo cazzo.
Cosi tra un insipido tramezzino al bar ed un ben più gustoso cazzo, optai ovviamente per il secondo. Chiudo i libri, li infilo in borsa e mi appresto a scendere le due rampe di scale. Qualche centinaio di metri sotto il sole cocente di giugno a mezzogiorno, consapevole però che sarei stato ben presto ripagato ed appagato. Salgo altre due rampe di scale, una volta raggiunto l’edificio che lo ospitava, e, come d’accordo, lo avviso di esser arrivato al secondo piano. Qualche minuto ed ecco che dall’ultimissimo studio del corridoio esce 1.85 di maschio, ancor più bello che in foto. Elegantissimo, come piace a me. Abito scuro, cravatta blu e camicia bianca, a far risaltare la sua abbronzatura già accentuata, nonostante fossimo appena all’inizio dell’estate. Non una parola, mi scrive di seguirlo fin davanti la sua porta. Una volta lì, sento finalmente la sua voce:
“Lei mi aspetti qui, ho un altro studente dentro.”
“Va bene, professore.”
Lascia la porta aperta e da ...