1. 117 - Mamma Lucilla a 42 anni scopre il sesso incestuoso


    Data: 07/05/2021, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... del bagno. Vi rimase almeno mezzora poi il mio sbarbatello diciottenne mi venne a salutare, mi strinse a se e mi baciò sulle guance affettuosamente. Lo feci sedere e gli servii il caffè e lui lo bevve con molto gusto. Le mie origini napoletane mi avevano trasmesso la capacità di fare un buon caffè e quindi�.. Pensai ad Alberto, per lui la sveglia fisiologica sarebbe suonata più tardi, aveva dovuto trastullarsi con il suo rigido compare e perciò si era potuto addormentare almeno un�ora più tardi di quanto non avesse fatto suo fratello! Difatti verso mezzogiorno il segaiolo uscì dalla camera e anche lui fece il suo ingresso in bagno. Fu più rapido di Massimiliano e dopo un po� trascinando le ciabatte sul pavimento mi venne vicino e mi baciò superficialmente senza abbracciarmi.Sorbì il suo caffè e se ne tornò in camera, lo lasciai qualche minuto da solo e poi lo seguii. Aprii la porta e vidi lui seduto davanti al pc, fu colto di sorpresa ed ebbe una specie di sussulto, smanettò con il mouse per chiudere la videata ma non fu troppo veloce ed io riuscii a scorgere chiaramente ciò che stava vedendo. Chiusi a chiave la porta e mi avvicinai a lui, gli accarezzai una spalla appoggiandomi sulla clavicola, lui mi guardò un po� di sottecchi e con gli occhi bassi mi chiese perché stavo lì. Presi il toro per le corna e glielo spiegai, partii dal mio ditalino fino ad arrivare alla sua sega e a quello che, ancora con me come interprete principale, stava vedendo in quel momento. Anche lui mi ...
    ... parlò, iniziando però dalla sua infanzia, mi sciorinò un sacco di implicazioni psicologiche che si erano poi ampliate a dismisura durante il periodo in cui io ero rimasta assente. Mi confessò che lui di me era stato da sempre innamorato, sia come mamma, e purtroppo anche come donna. Mentre mi parlava sbirciava insistentemente la mia vestaglietta trasparente che gli mostrava appena, appena sfocato il mio peloso monte di venere.Per qualche istante, non riuscii a guardarlo negli occhi e il mio sguardo attratto come da una forte calamita, cadde inevitabilmente sul bozzo cilindrico che si estendeva nelle mutande puntando verso sinistra. Lui, rimanendo seduto, mi prese la mano destra e mi attirò a se, le sue braccia attorno alla mia vita, le mani appoggiate sul mio sedere, vidi spuntare dall�elastico degli slip una piccola porzione della sua cappella. Un bel ragazzo, a me sconosciuto fino a due giorni prima, mi stava toccando, le sue mani scesero lungo la parte posteriore delle mie cosce, poi si insinuarono sotto la vestaglia e risalirono ad avvolgermi le natiche, me le accarezzò e poi le separò, le dita scivolarono a titillare la mia rosetta anale, poi le sue mani risalirono e mi accarezzarono i fianchi, ancora più in alto e si soffermarono sui seni che ormai denunciavano chiaramente il mio stato di estrema eccitazione. Mi sfiorò a lungo i capezzoli quindi si alzò in piedi e senza rovinare il magico momento, mi sfilò dal capo l�unico mio indumento, ero nuda davanti a lui, contro ...
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