Matilde 01-15 - in autobus
Data: 10/05/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: Alex46
... del collant, avrebbero potuto entrare un bel po’ dentro la figa, che immaginavo beatamente aperta.
Stavo per darmi un orgasmo fantastico, e le limitazioni della buona convivenza civile invece che un ostacolo erano un motivo di goduria maggiore. Il famoso senso del proibito... mi limitavo a mordicchiarmi le labbra, dovevo contenere la mia voglia di gemere e di mugolare.
Sembrava che fossero passati anni dall’ultima volta che mi ero masturbata, ed era solo la sera prima.
Non mi fermavo, il mio cervello a quel punto voleva solo un orgasmo.
Mi rendevo conto dove fossi, ma ormai era troppo tardi e troppa era la voglia di godere lì, su quel sedile, davanti a tutti, per quella donna che neanche mi aveva vista ma della quale conoscevo la sua biancheria...
E spingendo ancora le dita, premendo il perizoma dentro la figa e stuzzicando il clitoride, mi sentii d’improvviso quasi mancare le forze».
Rinuncio alla mia masturbazione e vado a inginocchiarmi davanti a Debra, la quale presa dal suo racconto e dal suo sditalinarsi quasi non si accorge che ho avvicinato il viso alla sua figa che qui, contrariamente al racconto, era ben aperta e in vista.
Intanto non rinuncio a toccarmi a mia volta, per quanto l’interesse ...
... maggiore sia sempre lei, il suo racconto e il suo sesso.
«Mentre mi stavo rilassando tenevo la mano ancora aperta tra le cosce come se mi fosse d’improvviso importato di qualcuno che magari aveva capito cosa stavo facendo. Con la coda dell’occhio spiai i due ragazzi, ma quelli stavano perfino leggendo, forse ripassando qualche compito.
In fondo non mi importava poi più di tanto, avevo goduto e questa era la cosa importante, mi sentivo davvero orgogliosa per aver avuto quel coraggio su un mezzo pubblico.
Quel ditalino che mi sono fatta su quell’autobus mi ha tenuto compagnia per molte sere e molti giorni, direi quasi anni, e ancora oggi ogni volta che ci penso risento quella sensazione meravigliosa di sesso proibito...».
- Come ora? – non la lascio finire.
- Sì, come ora – mi risponde trasalendo per la mia vicinanza. Poi toglie la mano e mi attira a sé, spingendomi con discreta forza a leccarla per farla finita.
Non chiedo di meglio, non me ne frega un cazzo che lei questa mattina si sia ammazzata di seghe. Io ho avuto tutto il giorno il desiderio di succhiarle la figa e adesso perdio lo farò. E intanto mi sgrilletto come una pazza, perché voglio godere anch’io mentre lecco la figa alla mia donna.
.