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Quel porco di mio marito
Data: 12/05/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Rot43
... obbiettai. Preso posto in soggiorno ebbe inizio una vera e propria abbuffata alcolica iniziata nel classico modo e cioè con una carrellata di bicchierini di amaro, al secondo giro di bicchieri Giorgio il più anziano dei colleghi si assentò per qualche istante e raggiunse l’ingresso per rientrare dopo poco con in mano un paio di scatole:una piccola e l’altra più grande. Era appena rientrato dagli U.S.A dove aveva siglato un importante contratto con un’azienda americana e per festeggiare degnamente con i colleghi aveva portato con se – a dir suo- dell’ottimo whisky e dei sigari cubani. Stappata la bottiglia propose per primo un brindisi al suo affare che a quanto pare gli aveva fruttato un buon riconoscimento in termini economici da parte dei suoi capi. Marco era all’oscuro dell’affare e contento della sorpresa prese in mano la bottiglia che cortesemente Giorgio gli offrì, poi gli si avvicinò e l’abbracciò dicendogli amichevolmente che a sancire l’atto di una durevole e allegra amicizia doveva essere proprio lui e che quindi spettava a lui riempire i bicchieri. Fiero delle parole del suo amico, Marco, riempì i bicchieri vuoti dei colleghi evitando- conoscendo i miei gusti- di riempire il mio bicchiere. La scena non sfuggì a Massimo che subito riprese la bottiglia poggiata da Marco sul tavolo e riempì anche il mio bicchierino. Provai a declinare l’invito adducendo che il sapore del whisky non era di mio gradimento, ma lui insisté gentilmente dicendo che dovevamo festeggiare ...
... questa importante amicizia e affare e che nessuno dei presenti poteva sottrarsi a questa lieta iniziativa. Non molto convinta presi in mano il bicchiere e lo sollevai in aria assieme agli altri, in segno di brindisi, provai a mandare giù il liquido all'interno del bicchiere e al primo sorso subito una sensazione sgradevole e poi di bruciore mi pervade e una smorfia si formò sul mio viso; gli altri avevano già tracannato di colpo il bicchiere e ora Giorgio stava già riempiendo i bicchieri per il secondo giro. Mentre i cinque riprendevano a sproloquiare tra loro di lavoro presi posto sul divano e continuai a sorseggiare forzatamente quell’intruglio, avevo solo voglia di finire al più presto e di togliere il disturbo, la mia presenza ormai era inutile lì, quindi dopo il drink mi sarei ritirata nella mia stanza lasciando i maschietti tra loro. Mio marito era veramente felice per la serata, complice anche un po’ l’alcool, si stava davvero divertendo molto ed io non potevo che osservarlo soddisfatta ed essere contenta per noi, finalmente in questa azienda aveva trovato nuovamente la serenità, ma soprattutto come spesso lui mi ripeteva delle brave persone che lo stimavano e gli volevano bene. Pensavo proprio a questo mentre me ne stavo lì seduta sul divano con le gambe accavallate, pensando alla fortuna che aveva avuto e alla caparbietà di rimettersi in gioco all'età di 42 anni, questo pensiero mi dava soddisfazione, rivedere il sorriso sul suo volto poi era la cosa più bella del mondo. ...