Quel porco di mio marito
Data: 12/05/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Rot43
... Intanto l’alcool continuava a scorrere nei bicchieri e nelle ugole causando i primi effetti, soprattutto su Massimo e Nicola che ora iniziavano a dare lievi cenni di cedimento, ma nonostante ciò l’atmosfera si manteneva festosa. Non ho un seno abbondate e non sono molto alta, ma ho un bel visino con occhi marroni e capelli castano chiaro e a giudicare, in generale, dagli sguardi di molti maschietti anche un bel culetto. Per la serata avevo deciso di indossare un abito unico di colore nero leggermente smanicato e con una lieve scollatura che arrivava a coprire le ginocchia; insomma un abito normalissimo che non lasciava intravedere chissà quali virtù. Come già scritto non sono molto alta e spesso per ovviare alla mia media statura indosso scarpe con tacco e anche in quella sera avevo optato per dei sandali neri eleganti, a punta aperta e con tacco largo, fasciati da cinturini. Spesso le impressioni che un uomo ubriaco si fa su di una bella donna possono essere inversamente proporzionali alla realtà, così ben presto mi resi conto che Nicola, il più alticcio dei due, ma anche il più timido - durante la serata non mi aveva rivolto tante parole - iniziò a sbloccarsi e le sue occhiate si fecero sempre più insistenti nei miei confronti. Decisi di non dare tanto peso alla cosa, così mi alzai dal divano, e mi avvicinai alla finestra vicino al balcone, accanto a mio marito che mi abbracciò distrattamente mentre continuava a conversare con i suoi ospiti. Stretta a lui osservai ...
... Giorgio aprire la scatola più piccola che precedentemente aveva portato in stanza e offrire dei sigari ai fumatori e quindi anche a Marco, offrì un sigaro anche a me ma rifiutai sorridendo replicando che non avevo mai fumato nella mia vita. In risposta avvicinò il suo bicchiere al mio e strizzandomi l’occhio fece tintinnare il mio e il suo bicchiere a mo’ di cin-cin. Poi offrì l’altro sigaro ad Andrea. Marco fece strada ai due altri fumatori, che lo seguirono sul balcone, mentre io rimanevo in salotto con Nicola e Massimo. Rimasta sola con i due, Massimo iniziò ad ironizzare sullo stato fisico di Nicola e poi galantemente voltandosi verso di me mi chiese di scusarlo, scatenando uno sguardo di disapprovazione da parte del suo amico, che ora imbarazzato si stava sforzando di darsi un contegno. Finsi un sorriso di circostanza e ricordai loro che oggi è un giorno di festa e che perciò era giusto divertirsi. Ma non finì di pronunciare la frase che già me ne pentii, infatti vidi nuovamente gli occhi di Nicola accendersi di una strana luce e il suo sguardo si andò a posare nuovamente sulle mie cosce. Con imbarazzo mi voltai dall'altra parte, poggiai il bicchiere sul tavolo e con la scusa di dover prendere gli occhiali da vista lasciai momentaneamente i due ospiti in salotto da soli. Quel tipo mi inquietava e di certo le quantità di alcol che aveva ingerito non lo rendevano simpatico, recuperai intanto i miei occhiali in camera da letto e mentre tornavo in salotto decisi che era arrivato ...