Quel porco di mio marito
Data: 12/05/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Rot43
... Poi con aria affabile poggiò la mano sinistra sul mio ginocchio scoperto e con un ghigno sul volto aggiunse che se io fossi nata in Giappone avrei sicuramente incarnato questo ideale di bellezza. Infastidita per il contatto fisico e per il complimento un po’ ardito, chinai la testa e sibilai un timido grazie. Con quel gesto i suoi tratti da galantuomo sembrarono scomparire lasciando il posto ad uno sfacciato marpione che stava godendo palesemente del mio impaccio; e per aumentare questo suo piacere, continuò a mantenere la grossa mano sul mio ginocchio scoperto, mentre i suoi occhi fissavano il mio viso. Provai a ritrarmi con garbo e a spostare con attenzione le gambe, in risposta al mio movimento, lui ritrasse la sua mano continuando a parlare come se niente fosse accaduto. La soglia della mia sopportazione era davvero arrivata al termine, si stavano superando limiti ben definiti, buttai giù il mio bicchiere di amaro per calmarmi, ma dall’altra parte del divano Andrea incalzò la dose al mio nervosismo esprimendo apprezzamenti sull’aspetto sexy che gli occhiali da vista mi donavano. Sentì salire dentro di me una scarica di rabbia e stavo per urlare a tutti e quattro in faccia il mio disappunto, ma la voce di Marco di ritorno dal bagno mi diede una sensazione di sicurezza e mi trattenne dallo sbraitare. Rientrato in salotto, prese posto accanto a me, ed io gli misi la mano attorno al braccio, mentre lui mi baciò dolcemente la fronte. Mi sentì protetta nuovamente e ora nulla ...
... poteva più scalfirmi, tanto c’era lui a proteggermi dagli sguardi libidinosi di quei quattro maiali. Ripresero a conversare tra loro e ora anche Nicola e Massimo partecipavano alla conversazione, ma i loro occhi continuavano a poggiarsi su di me ed ora anche lo sguardo di Andrea si fece più deciso e meno fuggevole. L’alcool iniziò ad avere qualche effetto anche su di me, iniziai a percepire fortemente la stanchezza della giornata e soprattutto della situazione, ero posata sul braccio del mio uomo con gli occhi quasi semichiusi e stavo per manifestare la mia voglia di andare a letto, ma nuovamente qualcuno mi rubò la scena e la parola, infatti Massimo rivolgendosi a mio marito fece notare a tutti la mia sonnolenza e tutti risero allegramente. Marco mi abbracciò e mi disse con un tono strano di rimanere ancora un po’ con noi prima di andare a letto, che non era carino davanti ad i suoi amici andare via. Le sue parole mi sconcertarono quelli che lui stava definendo amici in realtà erano dei maiali che non avevano fatto altro che guardarmi in ogni maniera per buona parte della serata sotto o attraverso la gonna e nel periodo in cui si era assentato mi avevano anche fatto delle avance. Avrei voluto sussurrarglielo nell'orecchio ma non potevo farlo, così leggermente risentita dissi che sarei rimasta qualche altro minuto, ma avevo bisogno di sbollentare e proposi a tutti un caffè, andai in cucina dove finalmente da sola potei esprimere il mio disagio con me stessa. Preparai quel caffè ...