Quel porco di mio marito
Data: 12/05/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Rot43
... Nicola a osservarmi, infatti anche Massimo sembrava di colpo abbastanza disinteressato alle parole del loro amico. Sentivo i loro occhi su di me mentre il mio malessere cresceva a dismisura e con esso anche la rabbia per questo comportamento inappropriato. Ero infastidita, ma allo stesso tempo non trovavo la forza per trarmi da quella situazione, mi sentivo umiliata e percepivo una sensazione di vergogna come se fossi stata io a provocare il loro interesse. Il fatto che non rispettassero me e di conseguenza mio marito mi faceva perdere le staffe, ma in quel momento non potevo nulla così cercai di non agitarmi e mi concentrai sul racconto, pregando - tra me e me- che mio marito tornasse il prima possibile. Intanto Giorgio continuava impassibile a raccontare di quanto fosse rimasto sorpreso dalla società giapponese dai suoi costumi per noi forse bizzarri, con compostezza e sobrietà, mi raccontò delle pratiche tradizionali che i giapponesi sentono come vere forme d’arte come la cerimonia del thè o l’arte di disporre i fiori recisi secondo particolari regole che chiamano Ikebana. I suoi racconti mi aiutarono a instaurare un dialogo con lui e a emanciparmi, almeno momentaneamente, da quei sudici e insistenti sguardi. Passarono diversi minuti e Marco non era ancora ritornato, ma Giorgio non sembrava affatto a corto di parole da spendere, mentre continuava a parlare allungò la mano verso il tavolo basso di fronte a noi e riempì per l’ennesima volta il suo bicchiere e quello dei sui ...
... compari di quel maledetto liquore americano che solo l’odore ora mi nauseava. Poi poggiò la bottiglia sul tavolo e prese quella di amaro l’avvicinò al bicchiere che avevo tra le mani e con galanteria mi riempì il bicchiere. Avanzai un timido diniego, ma il suo savoir-faire ebbe la meglio e così mi ritrovai nuovamente con il bicchiere pieno. Innalzammo in alto i bicchieri e Massimo fece uno strano brindisi esclamando: alla nostra amicizia! In diversi momenti della cena avevo sentito pronunciare quella frase, ma non ci avevo dato molto peso perché nel momento in cui questa veniva pronunciata era sempre presente mio marito, ma sentirla nel frangente in cui lui non era presente, mi fece uno strano effetto: in fin dei conti io cosa centravo con queste persone, che non avevo mai visto e conosciuto prima di quella sera? Tuttavia alzai timidamente il bicchiere in aria e feci l’ennesimo sorriso di circostanza evitando di guardare i due davanti a me, poi iniziai a sorseggiare la mia bevanda. Giorgio intanto riprese il suo discorso e tornò a parlare di un altro aspetto della cultura giapponese: il Bihaku, la pratica di ricoprire il corpo con prodotti in grado di sbiancare la pelle. Espressi ingenua curiosità a questo suo riferimento e lui voltandosi verso di me, continuò a spiegare che da sempre, il candore della pelle è associato nelle donne giapponesi ai concetti di purezza e di nobiltà. Un ideale di bellezza che ha origini antiche e che ha sempre costituito un elemento di seduzione. ...