1. La palestra


    Data: 29/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: maledesire, Fonte: Annunci69

    40 anni sposato e due gemelli di 16 anni. Unica esperienza omo un pompino fatto dal compagno di albergo durante la gita di liceo.
    
    Che cazzo avevo quel periodo… Quel ragazzo in palestra mi mandava via di testa. Ivan, fisico asciutto ma perfettamente definito, inizio di tartaruga sul ventre e V perfetta verso il pube da cui partiva una leggera linea di peli che saliva per seguire la curva dei pettorali. Moro occhi verdi con barba effetto alcuni giorni… Un culetto tondo e gonfio dove avrei affondato volentieri la lingua e il mio cazzo. Vederlo con le gocce di sudore ogni volta mi mandava fuori di testa. Il suo afrore mi stuzzicava e facevo di tutto per passargli vicino e goderne. Gli ormoni sui ventenni hanno questo effetto pungente. Lui poi era rumeno e come altri suoi connazionali aveva sudori più forti, forse per l’etnia di appartenenza..
    
    Ci eravamo scambiati qualche battuta ogni tanto ma nulla di più.
    
    Quando riuscivo a entrare nelle docce mentre c’era anche lui.. che goduria!!. Vederlo godere del getto d’acqua e la schiuma scendere su quel corpo mi imponeva di abbassare la temperatura dell’acqua per spegnere l’erezione invadente. I ns.
    
    sguardi si incrociavano e spesso lui si strofinava il corpo mentre mi fissava, prolungando il risciacquo nelle parti intime in modo plateale. Era pure ben dotato, da moscio era quasi come il mio in erezione!!
    
    Il venerdì sera la pale si svuotava presto e verso le 21 eravamo sempre in pochi. Una di quelle sere stranamente lo ...
    ... trovai ancora ad allenarsi. Era sudatissimo e bellissimo.
    
    Cominciai ad allenarmi e mentre ero duramente impegnato nella panca si mise dietro di me apprestandosi a darmi supporto. I suoi profumi mi arrivarono dritti al naso e al cazzo che cominciò a irrigidirsi. Una goccia del suo sudore mi colpì il viso mentre le sue parole lontane mi dicevano che il venerdì sera è dura con tanti pesi.
    
    In cambio mi chiese che lo aiutassi nei bicipiti a panca scott inebriandomi ancor più del suo sudore. Mentre faceva l’esercizio mi fece l’occhiolino passandosi la lingua sulle labbra e indicando la protuberanza dei miei pantaloncini. Poi finito l’esercizio mi salutò facendomi cenno di seguirlo.
    
    Feci qualche serie di addominali e poi andai negli spogliatoi. C’era un signore in doccia e due ragazzi nell’ultimo corridoio di armadietti. Mi spogliai completamente mi infilai le ciabatte e andai nei bagni a risciacquare la borraccia. Sentii tirare lo sciacquone e si aprì la porta del bagno dei portatori di handicap. Mi fece cenno di entrare e appena lo feci mi attirò verso di sé addossato al muro.
    
    Mentre allungavo la mano per chiudere la porta dietro di me fui preso di spalle e un braccio mi strinse il collo mentre Ivan mi infilava in bocca i suoi calzettoni umidi di sudore e maleodoranti. Il tipo alle mie spalle mi infilò un dito a secco su per il culo provocandomi un forte dolore. Era un dito lungo e grosso che mi paralizzò. Le dita diventarono due mentre venivo spinto e schiacciato sulla ...
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