1. La palestra


    Data: 29/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: maledesire, Fonte: Annunci69

    ... parete. La morsa al collo e il calzettone mi impedivano di urlare mentre il tipo girava le sue dita dentro di me allargandomi il buco.
    
    Mi tolse le dita e poggiò anche la sua manona sulla mia faccia; mi copriva l’intera faccia e premeva il calzettone anche sul naso; mentre Ivan spingeva lo sciacquone mi affondò il suo cazzo completamente dentro in un solo devastante affondo.
    
    Fu un dolore atroce, devastante; le lacrime mi solcavano il viso mentre le mie urla bloccate da calzettone e mano erano solo flebili gemiti coperte dal rumore del water. Mi fece quattro profondi affondi facendo sussultare ogni volta il mio corpo e premendomi sulla parete, poi restò fermo dentro di me mentre il rumore dell’acqua terminava. Il fetore del calzino ed il dolore subito mi procuravano sforzi di nausea mentre il cazzo dentro di me cominciò a pulsare. Il terrore mi pervase mentre sentivo la cappella ingrossarsi e scaricare spruzzi di sborra dentro di me. Nonostante il dolore potei percepire chiaramente quel liquido caldo che mi veniva sparato dentro.
    
    Il tipo alle mie spalle estrasse il suo cazzo procurandomi altro dolore e sempre tenendomi con il braccio al collo mi staccò dalla parete e mi spinse il busto a 90. Mentre pensavo che per mia fortuna lo stupratore non era molto dotato sentii un altro cazzo strusciarsi nel solco delle mie chiappe. Cercai di divincolarmi intuendo che questa volta non sarei stato fortunato. Quel cazzo mi aveva impressionato da moscio figurarsi in erezione. ...
    ... Uno sberlone mi colpì una chiappa rendendola rovente e le due mani mi aprirono il culo mentre la grossa cappella entrava dentro di me facilitata dalla precedente penetrazione e soprattutto dalla sborra che avevo all’interno. Mi fu ordinato di fare silenzio avvicinando un coltello al mio occhio e graffiandomi la guancia. Un conato di nausea mi prese lo stomaco mentre Ivan affondò completamente il suo palo dentro di me. Avevo intriso il calzettone di spugna e l’avrei sparato fuori se non fosse rimasto bloccato dalla mano dell’altro tipo. Cercai di ricacciare le urla dentro di me mentre quel coso delle dimensioni di una bomboletta di crema da barba spray mi lacerava gli interni. Cominciò poi con lenti movimenti del bacino ogni volta uscendo sempre di più. Voleva farmi sentire quanto era lungo e infatti mi sembrava impossibile. Il suo corpo si staccava da me mentre il mio culo restava ancora ben occupato dal suo cazzo: quando, dopo esser uscito fino a quasi la cappella, cominciò a reintrodurlo pian piano. Quello strofinio dentro di me provocava sensazioni mai vissute. Il dolore si attenuava mentre stentavo a credere che tutto quel palo fosse entrato di colpo dentro di me.
    
    Sembrava avesse capito i miei pensieri: lo tirò fuori completamente per affondarlo in colpi secchi fino a far sbattere le sue palle sulle mie chiappe. Sembrava ogni volta più grosso togliendomi il fiato per ben 5 volte quando mi prese per le chiappe e mi strinse a sé mentre eruttava la sua sborra nei miei ...