Soggiogata 19
Data: 13/05/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
... frattempo Andrea era già andato in bagno e dormiva profondamente, povero caro, quanti cazzi avevo preso e ne avrei presi a sua insaputa.
Uscii di casa chiudendo silenziosamente la porta e, solo con la vestaglina addosso il telefono, le chiavi e nient’altro, mi avviai giù per le scale.
La pelle mi bruciava come un’adolescente alla scoperta del sesso, presa da una smania improvvisa, decisi di scendere le scale al buio e di scoprirmi sia il sedere che le tettone che mi avevano procurato tanto imbarazzo e di cui invece adesso andavo fiera.
Feci la mia discesa verso il garage al buio completo con i brividi di paura perché era veramente buio, ma avevo scoperto che la paura non faceva altro che aumentare il lago che sentivo tra le gambe.
Erano quasi le tre di notte quindi il rischio di incontrare qualcuno era bassissimo ma la possibilità che ciò avvenisse mi dava una scarica di adrenalina.
Quando fui dentro il mio garage accesi la luce e lo specchio mi rimandò un immagine incredibile:
il culo sporgente ai limiti del ridicolo, le mammelle spropositate che finalmente mi parevano bellissime ed il viso paonazzo e trasfigurato di una donna in balia dei suoi sensi.
Cercai tra le borse degli acquisti del giorno prima e finalmente trovai quello che cercavo: il numero di telefono del padrone di quell’uccello nero meraviglioso.
Non era solo la voglia di un altro uccello, era l’unico che era solo mio che nessuno di loro sapeva che esistesse, rappresentava il mio primo ...
... passo verso l’indipendenza…..oltre ad essere un cazzo con un odore che ancora mi dava i capogiri solo a pensarci.
Tirai fuori il telefonino e scrissi un sms:
“succhiarle l’uccello al buio mi ha stravolta, sono una donna senza vergogna lo so, ma vorrei tanto rivederla, l’aspetterò alle 9 domattina dove è successo…….sarò senza mutande a sua completa disposizione”
Scrivere quella cosa sfrontatissima mi fece tremare le gambe e fremere tutta, vidi in dirette i miei capezzoli aumentare di volume, erano impressionanti.
Uscii dal garage sempre con quell’abbigliamento osceno e iniziai la nuova traversata al buio, mi stavo abituando e non mi faceva neanche più tanta paura finchè la luce accesa improvvisamente mi fece fare un salto e un urlo e l’avvocato del quarto piano si spaventò quasi quanto me, ma quello che vide fece mutare la sua espressione in maniera quasi comica.
Io mi sentivo la più troia del mondo pronta a farmi scopare da tutti senza paura, ma poi in quella situazione ripiombai nella casalinga inesperta e vergognosa e balbettai qualcosa di incomprensibile cercando di giustificarmi ma niente che avesse un senso:
“io…..la luce…..garage……io…”
Lui barcollava doveva essere parecchio brillo ed era, adesso mi tornava in mente, uno dei tanti che mi spogliavano con gli occhi e mi avevano messo sempre in un imbarazzo terribile.
Di colpo il coraggio mi tornò e capii che ero io che comandavo e questo era un altro uomo che poteva essere in mio potere senza che i ...