1. Alice. la figliastra


    Data: 29/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: ilmassaggiatore1, Fonte: Annunci69

    Alice. La figliastra
    
    Come sempre i miei racconti sono di vita reale, unica fantasia i nomi.
    
    La prima volta, che la vidi fu in occasione di un rendez-vous in Autogrill, per riaccompagnare a casa la madre dopo un week-end di sesso furioso.
    
    Stavo cominciando una storia con la madre Luisa, vedova del padre dei due figli, risposata con un poliziotto (minidotato) dal quale stava divorziando perchè, coglionamente, l'unica volta che la tradì, si fece scoprire.
    
    Si sentirono al cellulare, visto che Alice era in giro col suo ragazzo, decisero di risparmiarmi un po' di strada, fu così che ci demmo appuntamento in Autogrill.
    
    Solo che ci fu un equivoco tra madre e figlia, sbagliammo autogrill, quindi tra proseguire al casello successivo e tornare indietro sino a dove eravamo, per Ale ed il ragazzo si fece tardi e non scesero neanche dalla macchina.
    
    Luisa salì al volo, ci salutammo attraverso il finestrino con un lungo intreccio di lingue mentre non riuscivo a staccare gli occhi dalle stupende tette di questa strafiga bionda con occhi azzurri e bocca alla Meg Ryan, in mini inguinale che lasciava intravedere il pacco di figa a stento contenuto da un perizoma rosa.
    
    Quando Luisa fini di succhiarmi la lingua fece le presentazioni.
    
    La sua stretta di mano indugiò quel secondo in più che permise un reciproco scambio di ormoni, quando ripartirono, Alice mi lanciò un sorriso accompagnato da uno sguardo che sottindendeva: “Tanto ti scoperò anche io...” da procurarmi una ...
    ... poderosa erezione, nonostante la madre mi avesse completamente svuotato durante il week-end.
    
    Il fine settimana successivo mi invitarono a casa loro, con la scusa che il figlio era fuori per lavoro e non sarebbe rientrato.
    
    Successe così che Luisa oltre al cuore e le gambe, mi aprì la porta della sua camera da letto, di fronte a quella della figlia, separate solo dalla porta del bagno in fondo al corridoio, la camera del figlio dalla parte opposta separata da un grande salotto. La casa era grande, con un ampio giardino, al piano terra la cucina/soggiorno, un salottino per la TV ed una bella tavernetta e doppio servizio.
    
    Sino a che non mi trasferii definitivamente a casa loro, tutti i fine settimana ero da loro, quando invece il figlio era a casa, passavo a prendere Luisa ed andevamo a trascorrerli fuori.
    
    Luisa mi stava sempre attaccata a ciucciarmi il cazzo, cosa che le piaceva da impazzire e sapeva farlo bene, mi confidò che a scuola la chiamavano “bocca di rosa” e pur arrivando illibata alle prime nozze, si era fatta un esperienza, il pompino era la sua passione. Purtroppo aveva una fame arretrata con il secondo marito che oltre ad essere mini, soffriva pure il solletico anche al cazzetto.
    
    Dicevo, mi aprì la porta del cuore, lo scrigno tra le gambe e la porta della camera da letto, per sdebitarmi le aprii la porta del culo e le insegnai a goderne.
    
    Il guaio, (o la fortuna) fu che Luisa veniva sempre in maniera molto rumorosa, Alice non poteva non sentirci, le due ...
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