1. Alice. la figliastra


    Data: 29/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: ilmassaggiatore1

    ... camere erano separate solo da un metro di corridoio e da due porte a vetri, ma se stava bene a lei...
    
    “Veeeeeeeeeeeeengo, così così, dai sfondami, fammi sentire troia.”
    
    “Huhuuhhh come è grossa, nel culoooooo, nel culo dai dai infilami il cappellone sino in fondo, goooooodo, aprimi come una scrofa, riempimi tutta, fammi un cristere di sborrrraaaa. Ve-e-e-e-ngoooooo.”
    
    Quando eravamo solo noi tre, Ali girava sempre per casa con una canottierina all'ombelico e minislip, si divertiva a sculettarmi davanti facendo ballonzolare i due meloni con i capezzoli che sembravano bucare la canottiera ed il culo che sembrava dire: “mordimi”.
    
    Si divertiva a tenermi sempre in “tiro” e non distoglieva mai lo sguardo dal mio pacco, neanche in presenza della madre.
    
    Più di una volta successe che mentre ero sul divano a guardare la TV lei arrivava, si sedeva sulla poltrona di fronte, tirava su i piedi poggiando i talloni sulla seduta e cominciava ad allargare le gambe e stringerle, masturbandosi già col movimento.
    
    Una volta mentre Luisa stava facendo la doccia, vidi che dopo un po' gli slip cominciavano a macchiarsi ed i capezzoli sembrava volessero bucare la canottiera, la maccchia si allargò di più, lei infilo una mano negli slip , la ritrasse, si lecco due dita e reinfilò la mano dentro, poi si alzò e mi portò le due dita sotto al naso, le afferai la mano e le succhiai le dita, dandole un giro di lingua.
    
    Poi mi alzai ed andai in cucina, non volevo tradire la fiducia di Luisa, ...
    ... Alice mi seguì e mi mise all'angolo dandomi le spalle mi strusciava il culo sulla clava, mi fece una sega paurosa con le natiche sopra i pantaloncini mentre la stavo mungendo la leccavo sul collo. Le pizzicai un capezzolo da sopra la canottiera, ansimò e cominciò a tremare, le sfuggi un: “ghodddooo...mhh maiale”, infilai la mano sotto lo slip, sguazzava tra i suoi umori, la ritrassi grondante e filante del suo piacere e me la leccai a lungo mentre lei continuava a segarmi con le natiche.
    
    Stavo reinfilandole la mano negli slip quando sentimmo finire lo scroscio della doccia, ebbe il tempo di infilarmi la lingua in un orecchio mentre mi sussurrava: “Queta bestia deve essere anche mia” mentre mi stringeva il palo “Cazzo quant'è grosso, non ce la faccio con una mano sola...”
    
    “Tesoooro...” cinguettò Luisa da sopra, “vieni a darmi la crema?”
    
    “Ecco... vai” disse Ali dopo avermi piantato la lingua in gola, “portale la crema e attento a non perderla per la scala...” in effetti, mi stavano esplodendo le palle tanto erano cariche.
    
    La trovai già sul letto a pancia sotto, gambe leggermente divaricate e culo sporgente in alto con un cuscino sotto il bacino.
    
    Resistetti dall'infilzarla subito e cominciai a massaggiarla a dovere, dietro e davanti, anche se mi faceva male il cazzo da quanto era duro.
    
    I mugolii di Luisa durante il massaggio contribuirono ad indurirlo ancor di più, mi sdraiai accanto a lei che lesta lo imboccò come sapeva fare lei, per un pompino Reale, mentre ...