1. In viaggio con il mio padrino


    Data: 16/05/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: HoBoccaVelluto

    ... eccitazione, mi girai e la sua lingua mi leccava il collo e le sue mani portavano le mie sempre sul suo cazzo, e mi sussurrò di nuovo:
    
    "Quanti uomini hai già fatto godere?"
    
    "Nessuno."
    
    "Sei sincero mai fatto con un uomo?"
    
    "Solo qualche sega con i miei amici, cose da ragazzi."
    
    "Io sono bisex, i tuoi lo sanno, vedi che non hanno problemi a lasciarti fuori una notte con me, ma se tu non vuoi fare niente non ci sono problemi."
    
    "Tu sei il mio padrino, e sai ho sempre sognato di vederti nudo."
    
    Senza accorgermi mi misi a cavalcioni sopra di lui e iniziai a leccargli il cazzo lui mi lasciava fare, mi massaggiava la testa, le mie mani si erano posizionati sui suoi capezzoli, mi accorsi che erano duri pure loro ,lasciai il cazzo e con la lingua sali verso l'ombelico e verso i suoi capezzoli.
    
    "Ma sei un esperto chi te lo ha insegnato?"
    
    "Nessuno, mi sta venendo tutto così naturale."
    
    "Sei bravo ma ora ritorna giù."
    
    Ripresi in bocca il suo cazzo, ora le sue mani guidavano la mia testa nel movimento, ad un tratto me lo tolse di bocca diede un paio di colpi di mano, io ero sopra con la faccia e mi inondò il viso con il suo sperma, prese la salvietta e mi pulì.
    
    Pensavo di aver finito e mi sdraiai al suo ...
    ... fianco, lui mi girò mi spogliò gli slip e lui dietro di me mi masturbava e mi sussurrò:
    
    "Quando abbiamo fatto la doccia mi è sembrato di vedere che sei ancora vergine?"
    
    "Si è vero."
    
    "Allora te lo appoggio solo un poco, per certi giochetti ci vogliono dei preliminari, li faremo la prossima volta che verrai con me, sempre se tu lo vuoi."
    
    Mentre me lo diceva io ero al settimo cielo, lui mi appoggiava la sua cappella al mio buchetto e stavo per venire lui se ne accorse, mi mise supino e mi fece sborrare sulla mia pancia.
    
    Era la prima volta che sentivo il mio getto caldo sulla mia pancia, lui si chinò sul mio cazzo e me lo pulì con la sua bocca, riprese la salvietta e mi pulì.
    
    Ci siamo dati la buona notte e abbiamo dormito abbracciati e nudi.
    
    Quando mi sono svegliato eravamo già ripartiti e vicini al posto di carico, in serata eravamo nel piazzale di casa, ci venne incontro il nonno e mia madre.
    
    "Tutto apposto, ve lo riconsegno, è un uomo con le idee già chiare per il suo futuro:"
    
    "Salite che la cena è pronta." Disse mia madre.
    
    A tutt'oggi non so cosa avrà raccontato a casa, ancora oggi lui è parte della mia famiglia, e devo ringraziare i miei genitori che hanno accettato la mia omosessualità.
    
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