1. Essere la ragazza di nick


    Data: 17/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    Mi trovavo in Inghilterra da solo in cerca di un lavoro ed una sera decisi di fare quattro passi e cercare un pub dove bermi una buona birra, ne vidi uno ad un angolo della strada, entrai, e appena dentro mi resi conto che si trattava sicuramente di un locale frequentato da gay. Decisi di rimanere pensando che magari, chissà, avrei anche potuto fare qualche incontro interessante, così mi sedetti ad un tavolo ed aspettai che il cameriere venisse a prendere l’ordinazione. Ordinai la mia birra e rimasi li seduto a guardarmi attorno mentre me la gustavo, guardando l’abbigliamento al limite del carnevalesco di certi frequentatori che si mescolava a quello normale e sobrio di chi invece, sebbene frequenti quel genere di posti quantomeno per lasciare aperta la possibilità ad un incontro, non ha bisogno di sbandierare la sua sessualità pur godendosela ugualmente. Rimasi quasi sorpreso sentendo una voce rivolgersi a me in italiano, “sei solo?” mi chiese; alzai gli occhi dal mio boccale di birra e intravidi un enorme pacco chiuso in un paio di jeans una ventina di centimetri sopra il bordo del tavolo, risalii quella sagoma con lo sguardo e vidi un petto largo e palestrato dentro una maglietta nera attillata, due spalle possenti e il viso di un bel ragazzo con i capelli neri. “Si” risposi, “sei italiano anche tu”? “Italiano io? Non senti il mio accento inglese?” rispose ironicamente sorridendomi e imitando maldestramente l’accento di un inglese che tenta di parlare italiano. Risposi ...
    ... con una risata e lo invitai ad accomodarsi, ci presentammo e gli chiesi cosa avessi potuto offrirgli da bere, “sono venuto io qua a corteggiarti” rispose, “dovrei essere io ad offrirti da bere”. “Ah, mi stai corteggiando?” risposi io maliziosamente, “pensavo che fossi venuto solo per salutare un tuo connazionale lontano da casa”. “In realtà non sono ancora venuto, contavo di farlo più tardi se magari vorrai darmi una mano” rispose, poi subito dopo aggiunse: “ho fatto una battuta schifosa, lo so, che dici? cancelliamo questo pezzo della nostra conversazione e lo rifacciamo?”. “Ma no, teniamolo” dissi, “lo userò per rinfacciartelo quando mi tornerà comodo”. “Questo significa che hai intenzione di continuare la frequentazione, mi fa piacere” rispose lui. Continuammo a conversare piacevolmente facendo discorsi abbondantemente conditi di doppi sensi e provocazioni, in poco tempo i ruoli fra noi si definirono chiaramente: a me piaceva il cazzo e a lui piaceva il culo. Continuammo a flirtare e a provocarci a vicenda finché gli dissi che dovevo alzarmi per andare in bagno; “ok” disse, “così avrò l’occasione per guardarti il culo mentre ci vai”. Gli passai davanti e mi lasciai guardare mentre mi allontanavo da lui, aprii la porta del bagno del locale e vidi che era molto pulito, entrai in uno degli scompartimenti in cui ci sono i water, chiusi la porta e notai che nonostante la pulizia le pareti erano piene di scritte, numeri di telefono e disegni, ne lessi un po’ poi feci pipì ed in ...
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