1. Post it - l'indecente proposta


    Data: 19/05/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: lecap

    ... io.
    
    Rabbia, emozioni, turbamenti, eccitazione ed intrigo, contemporaneamente turbinavano nel mio cervello mentre, un'altra parte di me, mi domava:
    
    “ Cosa ti salta in mente? Forse hai interpretato male la frase. Magari è corretta, ma non indirizzata a te.
    
    Pensa l'umiliazione se, aperta la posta elettronica con le tue foto, lui ridesse divertito se non fossi davvero tu, il destinatario della richiesta.”
    
    In pigiama, nel letto, continuavo a esaminare quei dubbi, quelle ansie, quegli stati d'animo. Avrei potuto scrivergli e chiedere esplicitamente se, quel criptico messaggio, fosse davvero rivolto a me.
    
    Idea strampalata. Avrei fatto comunque la figura dell'idiota se mi sbagliavo e dall'altra, invece, avrei rovinato il gioco di quell'irragionevole, perfida, coinvolgente e lussuriosa provocazione.
    
    Accidenti, maledetto te e le tue sfide erotiche!
    
    Rigiravo tra le dita il post it dove avevo scritto il suo nome, da applicare sulla mia pelle nuda, davanti a quel bivio: lasciare cadere la cosa come se non avessi capito nulla o rischiare una figuraccia, oltre che esibire il mio corpo e la mia intimità indecentemente esposta all'obiettivo della macchina fotografica digitale.
    
    Una sola domanda, sterile e inutile, mi ronzava assidua assieme alla ovvia risposta:
    
    “Cosa fare? Cosa farebbe, al mio posto, qualche amica del forum? Interrogativi sterili: la decisione è tua, cara Meg. Solo tua.”
    
    IL PROPONENTE
    
    Alessandro era alla sua scrivania di buon'ora ...
    ... mettendo ordine nelle varie cartelle del pc quando squillò l'interfono :
    
    “Dottore, il primo cliente è arrivato; lo faccio entrare?”
    
    Alessandro controllò l'ora: erano le sette e cinquantadue.
    
    “L'appuntamento era per le otto. Lo preghi di attendere, devo finire una relazione; tra qualche minuto l'avvertirò quando farlo accomodare.”
    
    Non c'era alcuna relazione da terminare ma era connesso con la sua mail segreta che aveva registrato appositamente per scambiare messaggi con quella persona.
    
    Conosceva molto di lei; sapeva essere originaria di Napoli e che viveva nel capoluogo dell'Emilia Romagna; era a conoscenza dei suoi amori e simpatie, le speranze e le delusioni.
    
    Era al corrente anche dei suoi ritmi personali tanto da sapere che eventuali messaggi via mail sarebbero stati eventualmente inoltrati prima che uscisse per recarsi al lavoro o in serata, quando rientrata a casa. Sapeva che assai raramente, infatti, apriva la corrispettiva mail elettronica segreta in orario di ufficio.
    
    Si stava chiedendo se avesse avuto, non il coraggio, ma il piacere della sfida a compiere ciò che lui le aveva proposto.
    
    Otto e tre minuti.
    
    Certo, la richiesta non era avvenuta in modo chiaro e diretto ma attraverso imput celati durante una comune chiacchierata assieme ad altri ignari amici sul gruppo chiuso di Facebook.
    
    Era sicuro, conoscendo la sua arguzia e brillantezza, che avesse capito il messaggio celato ma, ovviamente, non era certo che avrebbe accettato.
    
    Otto e sei ...