1. Laura, segretaria tutto fare


    Data: 20/05/2021, Categorie: Etero Autore: 1948

    ... suoi umori.Mi avventai nuovamente sulla vagina ma questa volta con due e poi con tre dita.Lei sollevò le gambe per aria appoggiandole sulle mie spalleL'eccitazione si vedeva e gli umori aumentavano a dismisura, estrassi le dita e infilai due di queste nell'ano, le allargavo e le stringevo ancora ed ancora, spingendole sempre più in fondo.Laura cominciava ad ansimare dal piacere ed il suo corpo era ricoperto da una pellicola di sudore che lo rendeva ancora più travolgente.Da parte mia non riuscivo più a trattenermi, il pene cominciava a pulsarmi, la vena si era gonfiata e la cappella aveva raggiunto il massimo della dilatazione.Feci sedere la mia segretaria e senza troppi indugi le infilai il pene in bocca. Lo accolse prontamente e subito mi leccò la cappella, poi l'asta e nuovamente la cappella, massaggiando con una mano i miei testicoli e tenendo con l'altra il mio sesso.Il mio orgasmo arrivò quasi subito e in poco tempo venni in bocca alla mia segretaria che, data la grande quantità di sperma, non riuscì a trattenerla lasciandosene scivolare una parte sul mento e sul seno.Nonostante fossi venuto il mio pene era ancora duro.Lei, con abili colpi di lingua e di mano, seppe risucchiare le ultime gocce di sperma rimaste nel mio sesso lasciandomi stremato. Ero esausto ma volevo continuare.Feci sedere di nuovo Laura e iniziai a baciarle un piede, poi la caviglia. Leccavo, baciavo ed andavo avanti; arrivai all'interno coscia e vidi che sarei arrivato ad un mare di umori.Era ...
    ... totalmente bagnata e con mia grande gioia mi ci tuffai, leccando come un forsennato.Arrivai finalmente alla vagina, misi nuovamente le gambe della mia segretaria sulle mie spalle e cominciai a leccare prima le labbra, poi il clito ed infine penetrai completamente la vagina con la lingua.Era quello che avevo sempre sognato, leccare ore ed ore una vagina. Mi sentivo appagato e sentivo Laura eccitata; a volte voleva sottrarsi alla mia presa ma la tenevo salda e continuavo.Strinsi il clito con le labbra e poi, con i denti, lo tirai verso di me. Lo tiravo, lo rilasciavo e lo leccavo nuovamente. Laura stava per venire, lo sentivo, ansimava ed emetteva gridolini di goduria, volevo che il getto mi arrivasse dritto in bocca e così continuai a masturbarla con le dita mentre con la bocca spalancata stavo di fronte alla vagina pronto a raccogliere ogni goccia del suo nettare.Dopo poco tempo si dimenò, si arcuò ed ebbe con un spasmo violentissimo, tanto che a stento riuscii a trattenerla. Mi venne dritta in bocca.Appena ebbe finito di versare i suoi umori nella mia bocca mi detti da fare per recuperare ciò che mi era sfuggito, leccando avidamente la superficie del corpo sul quale si erano depositati.Lei era distesa sulla scrivania ed io ne approfittai per andare in una stanza attigua e presi un dildo.Laura non si meravigliò dell’oggetto, evidentemente lo conosceva e chissà quanti ne aveva preso dentro.Lo infilai in vagina muovendolo, estraendolo ed affondandolo, alternando il dildo al sollievo ...
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