Le mie storie (13)
Data: 20/05/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: isolafelice75
Credo che avessi appena superato la soglia dei trent'anni, la delusione per la mia prima storia d'amore finita male era ancora fortissima nonostante fosse passato quasi 1 anno, di sesso neanche a parlarne lontanamente. Ero immersa totalmente nel lavoro anche se neanche questo sembrava appagarmi (per la verità non mi appaga tuttora). Il mio "principale" mi chiama e mi dice che per le 3 settimane successive avrei dovuto seguire una "cosa" (resto generica volutamente perché non mi va di dirvi che il lavoro faccio) fuori Napoli, in provincia di Benevento ed insieme a me, mi avrebbe dato una mano un collega di un altro ufficio. Appena disse il suo nome io sorrisi, lo conoscevo soprattutto di fama. Per quanto Napoli possa essere 1 grande città, in realtà è molto piccola e le persone si conoscono tutte alla fine anche perché si frequentano sempre gli stessi posti. Con lui ci si conosceva di vista, giusto il classico saluto di circostanza, anche se aveva una fama di sciupa femmine. Ricordo ancora quando la sera dissi alle mie amiche che avrei avuto a che fare con lui per questioni di lavoro per un po' di tempo, loro si s**tenarono nei commenti più coloriti. Mi raccontarono di tutto di più sul suo conto, mi dissero di tenermi alla larga soprattutto dato il periodo che stavo passando, mi raccontarono delle storie di amiche o addirittura di amiche di amiche che erano state, a loro dire, usate e gettate da lui. Io ero tranquilla, tutti questi avvertimenti non mi facevano ...
... assolutamente niente, soprattutto perché era lontanissimo dalla sottoscritta l'idea di imbarcarsi in storie improbabili, ed ancor di meno in avventure. Oltre tutto a me i cosiddetti playboy non ne erano né mi sono tuttora mai piaciuti. Non mi piace chi se la tira, anche perché a dire proprio la verità, quel tipo di ragazzi non è che sia mai stato attratto da quelle come me, in genere si fanno accompagnare da ragazze molto appariscenti, tutto ciò che non sono io.Così quella mattina ci demmo appuntamento in 1 piazza, io naturalmente ero vestita "da lavoro" cioè con il tailleurs di ordinanza blu, 1 camicetta bianca. Ci salutammo e partimmo per la destinazione. Dopo i classici convenevoli, il discorso si spostò sul lavoro che avremmo dovuto fare. Lui era molto attento e scrupoloso, nonostante io fossi comunque piuttosto sospettosa (date le premesse che mi avevano fatto le mie amiche) nei suoi riguardi. Per la verità subito mi sembrò 1 tipo alla mano, sicuro di sé, dall'aspetto senza dubbio piacevole, brillante e simpatico. Dopo aver fatto il nostro dovere, prima di tornare ci fermammo ad 1 ristorante e lui senza neanche farsene accorgere mi offrì 1 ottimo pranzo. Sulla via di ritorno entrammo un po' in confidenza, e naturalmente non mi lasciai sfuggire l'occasione di dirgli ciò che si raccontava sul suo conto. Ascoltate le mie parole insieme agli aneddoti delle mie amiche, si lasciò andare ad enormi risate. Mi disse che sapeva di questa sorta di leggenda su di lui, ma che niente fosse più ...