1. La ragazza di mio fratello - Appendice


    Data: 20/05/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Nico90

    ... appresso bella com'era (com'è!), sarebbe stato troppo sospetto che li rifiutasse tutti senza neanche offriere una piccola opportunità. Le limitazioni erano chiare: poteva lasciarsi baciare, toccare, il giusto per non sembrare una matta, ma niente sesso. Era una questione di possesso, non di gelosia... Coi più insistenti ebbe una piccola dispensa, gli permisi di usare le mani quando lo reputava necessario. La sua vita sociale e quella universitaria ebbero un tracollo rispetto alla perfezione specchiata del liceo. Non poteva più tenere tutti legati a sè con la promessa di sesso, sorpatutto mano a mano (gioco di parole non voluto...) che la voce che fosse una difficile si spargeva per l'ateneo. E stavolta era la verità, non una bugia collettiva sostenuta dal tornaconto... Lo scrupolo con cui si attenne alle mie regole, l'onestà con cui mi notificava tutte le avances di compagni di corso o professori, cominciò a farmi riflettere. Iniziai a verderla sotto una nuova luce... Fù dura per lei in quel periodo, lei che prima di allora era cosi poco abituata a farcela in modo onesto, solo con lo studio e l'impegno. Si potrebbe dire che quegli anni furono quasi un tentativo di espiazione da parte sua, anche se lei non sarebbe daccordo a metterla così. Venne da me un giorno, quasi in lacrime. Mi disse che doveva fare un esame, che era la quarta volta che veniva bocciata. Mi raccontò che aveva provato a flirtare col professore l'anno precedente, che lui allora ci aveva provato con lei nel ...
    ... suo studio quando erano rimsti soli e poi, quando lei l'aveva rifiutato, offrendogli una sega come compensazione, quello era andato su tutte le furie. Da lì l'aveva presa di mira. Gli chiesi indispettito che volesse, sinceramente mi aspettavo che mi chiedesse il permesso di darla al professore, di riparare al danno, glielo dissi in faccia, già pronto in qualche modo ad accogliere la sua richiesta. Dopo tutto, tolto il ricatto, cosa eravamo io e lei? Mi fece cenno di nò con la testa invece, come fà una bambina, mi disse che lei era mia, che non voleva fare sesso con nessun altro. Cominciai a capire... C'era un compagno di corso però, che aveva gli appunti giusti per farle passare l'esame, mi disse, un vero secchione, un mio coetano (all'epoca stavo finendo il quarto...), così intelligente da aver potuto saltare delle classi ed iscriversi prima del tempo all'università. Alessandra voleva il mio permesso di farci amicizia, di sedurlo se necessario, ma con l'idea ben ferma di non spingersi oltre qualche bacio e qualche carezza anche in quel caso. Acconsentii, non so nemmeno io bene perchè. In teoria avrei dovuto solo che goderne di quelle sue difficoltà... Forse fù la sua sincerità, il suo venire da me totalmente disarmata dei suoi trucchi. Dovevo ammettere che in tutto quel tempo avrebbe tranquillamente potuto mentirmi se avesse voluto, ancora mi sconvolge certe volte che davvero non l'abbia fatto... Così finalmente passò l'esame. E poi un altro ed un altro ancora... La mano di ...
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