-
I regali non si dimenticano mai
Data: 30/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Dan86
... fine cedette e non poté resistere ai suoi istinti e ci scambiammo baci appassionati. La riportai indietro sempre con la solita promessa, ma con qualche bacio in più. Ero penetrato, ma solo nella sua armatura di difesa purtroppo. Continuammo a sentirci nei giorni seguenti e i discorsi erano cambiati. Ci scambiavamo qualche foto o video un po’ più osé e finalmente tutto mi era chiaro: era pronta! Un bel giorno finalmente ci demmo un altro appuntamento, con le stesse modalità dell’ultimo, per il giorno a seguire. Probabilmente avrei dovuto dare il meglio di me per farla cedere, ma che conquista sarebbe stata altrimenti? Ci incontrammo davanti la solita edicola per non dare nell’occhio, salì in macchina e ci dirigemmo verso casa mia. La posizione era la stessa, tutti e due sul letto ed io a farle grattini, finché non le dissi: “Adesso tocca un po’ anche a me” Cominciò dalla schiena. “Ma con la maglietta non sento nulla!” “Beh toglila, non è che non ti abbia mai visto nudo” La tolsi e la frase mi fece venire un’idea. Piano piano tolsi i bermuda, ripetendo: “Tanto non è che non mi hai mai visto in mutande” Non batteva ciglio e allora sferrai il colpo finale, sapevo non avrebbe resistito. Mi tolsi i boxer e le dissi: “Adesso vale il tuo ” Sorrideva imbarazzata, ma cercava di non farlo trasparire. “I grattini sai dove mi piacciono…” “Dove? Qui?” Con i grattini cominciò a stuzzicare il mio pene. Eravamo al punto giusto, ma ancora non ero ...
... sicuro ci sarebbe cascata. Provai a dirle: “Sai che anche un bacio è tradimento, non è che se ora facciamo altro succede di peggio. Sta solo nella tua testa la differenza” Sembrava perplessa e continuava a farmi grattini e alternava la masturbazione e il massaggio. Era diventato barzotto nel frattempo e sembrava essere molto interessata a farlo crescere ancora. Non sbagliavo! “Posso dargli un bacino?” “Devi volerlo tu. Vuoi il mio permesso o devi dartelo da sola?” “Vabbè mo un bacino che sarà mai” Si chinò lungo il mio busto sino a ad arrivare al glande e ci poggio le labbra. “Beh … proprio un bacino è …” “Ne vuoi un alto?” “Fai tu… non voglio forzarti la mano” Scese nuovamente, dopo avermi baciato, e cominciò a farmi un pompino da manuale. Era sempre stata molto brava nella prova orale, più che in quella scritta. Godevo e non resistevo nel non toccarla. Era schiva anche se lo stava rpendendo in bocca e cercava di scansarsi. “Beh … che adesso vuoi fermarti così? Tanto, ormai, possiamo fare tutto e non cambia nulla” “Non lo so …” Si mise in ginocchio sul letto e mi fissava. Ci stava pensando, si mordeva le labbra e non lasciava andare il mio pene dalla sua mano. Continuava a segarmi e a tenerlo in tiro. All’improvviso - “Ma sai che hai ragione!” – disse mentre si sfilava pantacollant e perizoma tutto in un colpo. Salì voracemente sul mio pisello e iniziò a cavalcare senza indugio. I baci erano sempre più appassionati e non ...