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I regali non si dimenticano mai
Data: 30/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Dan86
... potevo non guardare l’orologio. “Quanto tempo abbiamo?” “Il tempo di una sveltina” “Allora quanto basta per farti venire” Non resistevo più e la buttai sul letto, la presi da dietro e la chiavavo come, forse, non avevo mai fatto. “Senti come godi … ti sono mancata veramente allora!” Continuavo a spingere il mio cazzo dentro la sua fica come non ci potesse essere un’altra volta, come se fosse l’ultima. “Scopami, fammi sentire quanto ti sono mancata … lui non mi scopa mai come fai tu” Tante volte negli incontri precedenti aveva sottolineato l’idea che se non fossi sparito, dopo quel Natale, forse lo avrebbe lasciato e che tutt’ora con una bambina non era per niente convinta. Ma non voleva far crescere sua figlia senza padre come era successo a lei. Quello che mi diceva mi eccitava ancora di più. “Una volta mi scopavi a pecora in macchina come fossi una puttana, non ce la fai più?” Mi scansò e si piegò dinanzi i miei occhi. La afferrai per i fianchi e continuai a cavalcarla. Godeva la troia e non si vergognava a strillare di piacere e a farmelo sapere: “Tu si che mi fai godere … scopami porco!” “Sai cosa mi piace…” Ero ancora in ginocchio e lei si stese con la testa tra le mie gambe e lasciava andare ovunque quella maledetta lingua. Mi segavo mentre mi leccava le palle e tentava di spingersi anche oltre. Sapeva che mi piaceva il rimming. “Schizzami in faccia porco … lo so che quando ti lecco palle e culo non resisti e mi riempi di sbora” Non passò molto tra le sue parole e la schizzata che le finì sul viso. La raccoglieva con le dita per portarla alla bocca e assaggiarla. Che troia! Non era cambiato nulla, troia era e troia era restata. Dovevamo sbrigarci ad uscire di casa per portarla a prendere la ragazzina, ma già pregustavo un prossimo incontro..