1. Monica


    Data: 21/05/2021, Categorie: Etero Autore: scrittore

    La notte sono solo, Eli è di turno e quindi dopo aver mangiato, mi ha lasciato la cena al caldo, ho lavato i piatti e visto la tv sul divano ma ora vado a dormire.
    
    Mi arriva un messaggio sul telefono! Sarà Eli che mi scrive a quest’ora? Certamente, solo lei può essere e mi scappa un sorriso.
    
    “Ciao, spero di non disturbare ma pensavo al tuo cazzo grosso e ho deciso di scrivere”.
    
    Il numero non è nella mia rubrica quindi chi può essere? Penso a chi l’ho dato senza scambiarlo ma non mi viene in mente nessuno, anche la direttrice del centro commerciale è in memoria quindi…rispondo:” ciao , chi sei e sei certa di non aver sbagliato persona”?
    
    Arriva la notifica di risposta: “ scusa , sono Monica, quella del supermercato”!
    
    “Ah ecco chi sei, cosa fai ancora sveglia , domani non lavori”?
    
    “ si ma attacco tardi, senti…pensavo perché non esci e beviamo qualcosa assieme?”
    
    Alla faccia delle diciottenni! “ Certo “ dico “ ma giusto un minuto”.
    
    Mezzora dopo ci incontriamo dalle parti di casa sua le dico:” ma i tuoi genitori sanno che stai fuori in giro”?
    
    “ Ahahah…certo che ti credi, sono una figlia perfetta io, ahahah….i miei non ci sono stasera, sono a giocare a carte con gli amici come tutti i Giovedi sera da quando sono nata”.
    
    Non stoniamo troppo insieme, quasi quindici anni di differenza di età ma c’è di peggio in circolazione rispetto a noi; il locale che suggerisce Monica chiede l’utilizzo dell’automobile e partiamo per fare pochi chilometri; ammetto che ...
    ... non si è mai avvicinata durante il percorso e ammetto anche che è carina con la minigonna e le calze pesanti di lana lunghe fino alle cosce tenute da un a giarrettiera colorata; sopra un golfino celeste e un giacchino sportivo; ai piedi stivali neri.
    
    La nostra sosta nel locale è comunque breve, non voglio che faccia tardi per colpa mia e presto siamo ancora in auto per tornare a casa ma Monica mi chiede di cambiare percorso e passare per un altra strada e seguo le sue indicazioni fino a quando arrivo su un piazzale dove la strada finisce; “ oh, ma qui non si va avanti” esclamo meravigliato e la guardo capendo subito che lo ha fatto di proposito.
    
    Lei ride e mette la solita mano sulla solita patta; le dico che è tardi e i suoi potrebbero rientrare senza trovarla ma Monica risponde che ancora per due ore non corre pericoli, i suoi genitori mai rientrano prima delle due di notte il giovedì.
    
    “Ok” allora se vuoi divertirti preparati penso tra me e me e mi attacco alla sua bocca fresca mentre lei risponde con entusiasmo e muove la mano.
    
    Mi stacco e lancio l’idea di sederci dietro, è più comodo e poi è da un po di tempo che non faccio più sesso in auto e devo ritrovare le posizioni e i metodi di una volta.
    
    Siamo di nuovo attaccati con le labbra e stavolta sono io che scendo con le mani sulle sue cosce e le tocco le gambe per risalire presto in alto e arrivare sugli slip che sento umidi; con la lingua in movimento scanso la stoffa e cerco la fica e sento una peluria ...
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