1. All'improvviso, una sconosciuta


    Data: 22/05/2021, Categorie: Voyeur Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    Era un'afosa giornata di agosto, anche dopo la doccia il senso di caldo e di sporco ti restava appiccicato addosso. Ero affacciato alla finestra della mia stanza che dava sul cortile interno del palazzo. Pensavo ai fatti miei, che non erano allegri, e ai miei guai, numerosi e prolifici. All'improvviso vidi nella stanza di fronte, la cui finestra era spalancata, una bellissima ragazza mora. Sapevo che in quell'appartamento abitava una vecchia signora sola e non avevo mai visto la ragazza che immaginai fosse una parente. La sorpresa per l'apparizione inaspettata si trasformò in stupore quando la giovane donna, guardando verso di me, mi rivolse ampi sorrisi. E' raro ricevere sorrisi da belle ragazze, almeno per me, e le ricambiai la cortesia, sorridendole a mia volta. Allora la situazione prese una piega inattesa e clamorosa. La ragazza cominciò ad andare e venire per la stanza e ogni volta che riappariva nella cornice della finestra aveva un indumento in meno. La lunga gonna, di un modello demodè, forse anni cinquanta per quel poco che capivo di abiti femminili, fu la prima a scomparire, seguita dalle calze che furono sfilate lentamente, con un malizioso riso che faceva sussultare la mia sconosciuta dirimpettaia. I lunghi capelli le nascondevano il volto ma di tanto in tanto una scrollatina di testa le scopriva gli occhi che mi guardavano di traverso, per avere conferma che il suo spettacolo mi aveva sempre come spettatore. Anche la camicia bianca fu fatta sparire con studiata ...
    ... lentezza e vidi il suo bellissimo corpo, ormai coperto solo dalla biancheria intima piuttosto insolita per una donna di oggi, composta com'era da un mutandone bianco e un ampio reggiseno dello stesso colore. Voltandomi le spalle, iniziò a sganciarsi il secondo, lanciandomi le solite occhiatine beffarde attraverso uno specchio che aveva di fronte e sul quale poteva vedere la mia sagoma. Sempre rimanendo di schiena intraprese un estenuante gioco con l'elastico della mutanda. Paralizzato dall'emozione e dallo sbalordimento, assistevo all'eccitante spogliarello sapendo che lo show era stato allestito tutto per me, dato che il resto del palazzo era quasi deserto, essendo i giorni attorno al Ferragosto. Dopo avermi esasperato per qualche minuto, fece cadere la mutanda ai suoi piedi e vidi forse il culetto più bello che avessi mai ammirato nella mia vita. Lei si abbassò, cercando per terra qualcosa che non era mai caduto, quasi per farmelo vedere meglio, offrendomelo generosamente. Il cuore mi batteva all'impazzata, sudavo come un porco, non so se più per effetto dell'afa o dello strip. Si voltò all'improvviso e vidi un capolavoro della natura: le gambe perfette, il piccolo triangolo peloso tra le cosce, il ventre liscio, senza un filo di grasso, gli splendidi seni, di una terza abbondante. Si era messa le mani sui fianchi, quasi sfidandomi con l'orgoglio di chi sa di essere bellissima e di avere un fisico sano e perfetto. Era il panorama più bello che avessi mai visto affacciandomi ...
«123»