Il cellulare smarrito.
Data: 23/05/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Amolavita73
Da qualche tempo frequento una palestra, sia per motivi fisici, mi piace vedere il mio fisico ben scolpito, sia per trovare nuove amicizie. Sono una persona riservata, che non ama mettersi al centro delle attenzioni, ma nonostante tutto, di attenzioni ne attiro parecchie. Me ne accorgo in ogni luogo, al lavoro, al supermercato, al mare, in macchina, vedo gli sguardi interessati delle donne, che a volte, quando giro di colpo gli occhi verso di loro, improvvisamente si voltano in un'altra direzione con un pò di imbarazzo perché le ho "beccate" ad osservarmi. Altre, invece, sembra quasi che vogliano sfidarmi con lo sguardo, continuando a fissarmi anche quando i nostri occhi si incrociano per qualche attimo. In queste circostanze, tante volte mi è capitato di vincere la sfida, altre volte non sono riuscito a tenere i miei occhi fissi in quelli di lei. Sembra quasi un gioco. Alcune di queste situazioni le ho sapute sfruttare, ma tante, ahimè, per vari motivi che non sto qua a specificare, me le sono fatte scappare.
Mi sembra, ma in fondo ne sono sicuro, di piacere al gentilsesso. Certo, non ho mai avuto la fila dietro di me, anzi, le buche che ho preso..... beh, meglio non pensarci.
Anche in palestra succede spesso di incrociare lo sguardo di qualche bella gnocca. Forse in quel posto sono io a guardare di più, e non solo negli occhi, anzi, tra bei culi sodi, tette da capogiro, e quant'altro, la scelta è molto vasta.
Venerdì scorso, tra un esercizio e l'altro, mi capita ...
... all'attrezzo a fianco Simona, una ragazza dal fisico snello, sodo, che ispira le fantasie più piccanti. Se poi aggiungiamo quel suo dolcissimo viso da ragazzina per bene e quei capelli nerissimi, lisci e lunghi, e dulcis in fundo i suoi (circa) venticinque anni, fate voi...
La mia concentrazione non era per niente diretta ai miei movimenti, ma alle mie calde sensazioni.
Abbiamo scambiato qualche frase, e ci tengo a precisare che il ghiaccio lo ha rotto lei, con delle battute banali, del tipo:"Oggi mi sento proprio fiacca". Io, un pò imbarazzato, le ho risposto, ma non saprei dire con quale cretinata. Il discorso si è protratto qualche minuto, poi ognuno ha proseguito il proprio allenamento.
In quei minuti mi facevano ottima compagnia i ricordi delle sue parole, che si amalgamavano ai miei desideri di possederla.
Finito l'allenamento, feci la doccia, sistemai le mie cose, presi il borsone e feci per andare via, mentre era scoppiato un temporale. Lei era all'ingresso della palestra, mi salutò, scambiammo qualche altra parola, e, con mia infinita gioia, mi disse:"Non ho la macchina, mi accompagneresti a casa?" Immaginatevi al posto mio, che avreste fatto? Lo sforzo più grande l'ho dovuto fare per contenere la mia gioia.... Con tanta falsa naturalezza le dissi:"Certo, che problema c'è?"
Per essere cortese al massimo, le dissi di aspettare al riparo mentre avrei fatto una corsa sotto la pioggia per prendere la macchina. Mi avvicinai all'entrata della palestra, in modo ...