1. Il cellulare smarrito.


    Data: 23/05/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Amolavita73

    ... telefono in mano,ha segnato il numero su un pezzo di carta, e le è caduto il telefono??? Mi dispiace, ma penso che non sia stato un caso..... Beh, mi dico, vediamo che succede..... se son fiori fioriranno, io non mi tiro certo indietro, anzi..... le palpitazioni cominciavano a soffocarmi.
    
    Mi offrono da bere, parliamo del più e del meno, e tra le altre cose mi dice, Simona, che i suoi genitori erano andati dai perenti, e che sarebbero tornati la sera dopo..... io ascoltavo, immagazzinavo e sviluppavo dentro il mio cervello tutte queste informazioni..... ero sempre più emozionato. Ed erano in due lì con me....
    
    Ogni tanto, nei nostri discorsi spuntava fuori, ben esplicito, qualche complimento diretto a me, per la mia gentilezza per come mi sono comportato, per il mio atteggiamento riservato e non invadente in palestra, e tante altre cose che mi facevano capire che le due ragazze mi tenevano d'occhio già da qualche tempo. Appena potevo, anche io rifilavo loro qualche bell'apprezzamento, tanto oramai eravamo entrati bene in confidenza, ed io, nei limiti dell'educazione, mi sbilanciavo sempre più a parlare di tante cose.
    
    Loro si trovavano sedute sul divano, io su una poltrona.
    
    Ad un certo punto arriva da parte di Valeria la frase che, a mio avviso, doveva introdurre quello che era lo scopo di quell'incontro: "Ma la ragazza ce l'hai?" ed io:"No, sono single".
    
    Cominciano ad avvicinarsi all'obbiettivo: "Ma come, un bel ragazzo come te non ha la ragazza?" risponde ...
    ... Simona. E Valeria: "Non ne avrà una sola, sicuramente. E poi, figurati se ci viene a dire a noi chi si scopa lui".
    
    Ok, penso io pregustando una scopata a tre, è fatta....
    
    Con un pizzico di orgoglio, che non nascondo alle due ragazze, e anche per far capire che i tempi sono maturi, rispondo: "Beh, ogni tanto qualche scopata mi capita. Non sono certo il tipo che si tira indietro di fronte ad un'occasione".
    
    Valeria poggia il bicchiere sul tavolino, si alza, imitata da Simona, e si viene a sedere sul bracciolo della poltrona, accavallando le gambe come per chiudermi in gabbia. Ognuna di loro poggiava una coscia sopra ad una delle mie, ed io non parlai più. Cominciai a baciare tutto quello che potevo, schiacciato dal peso di quei due corpi bellissimi che tanto avevo nascostamente desiderato. Mi sentivo impotente, non potevo agire, prendere iniziative, in quella posizione, ma non me ne fregava niente, lasciavo fare a loro tutto quello che volevano. Mi sembravano molto decise e determinate.
    
    Simona si alza. mi prende per la mano, mi fa alzare e mi butta a spalle in giù sul divano, dicendomi: "Non sai quante voglie mi hai fatto venire in palestra. A desso devi farmele passare tutte". e comincia a togliermi la maglietta senza poi staccare le sue labbra dal mio collo, dal mio petto e dai miei addominali.
    
    Intanto Valeria si era spogliata del tutto, e mentre poggiava la sua profumatissima fica sulla mia bocca, per farsela leccare, fece scostare un poco Simona, per poter ...
«1234...8»