Nella locanda
Data: 23/05/2021,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: Almayer
Fanno sempre così, quei due.Il vecchio Théodore, factotum della mia locanda, e suo nipote Kaspar, nullafacente perditempo il cui unico scopo è circuire le mie ospiti. Si scambiano un'occhiata, appena Théodore individua una nuova preda, e Kaspar si accuccia, docile come un cagnetto in attesa del suo divertimento.E' sgradevole Théodore. Lo chiamiamo vecchio ma non avrà neanche sessant'anni, e lui non fa nulla per dimostrare la sua vera età. Porta in giro il suo ghigno grinzoso mentre, curvo e trasandato, sbriga in maniera impeccabile le sue faccende. Manda avanti questo posto con dedizione ed impegno, da trent'anni ormai, ed io non potrei farne a meno.- Buonasera Théodore, - lo saluta l'anziana ospite della stanza 207 - e grazie ancora per avermi procurato le mie pillole, non so come avrei fatto senza di lei!Il vecchio la guarda girando la testa in modo quasi innaturale, e sorride. Gli scappa un sorriso dolce, impercettibile, mentre risponde burbero: - Ringrazi mio nipote, è andato lui in farmacia.Kaspar è seduto sulle poltroncine nell'angolo bar della reception e sfoglia uno dei suoi soliti libri. Fa un cenno con la mano alla nostra ospite e torna a concentrarsi sul suo libro.E' una tranquilla sera di fine estate e gli ospiti della locanda defluiscono pigramente dalla saletta ristorante, facendo ritorno nelle proprie stanze. La struttura è quasi piena stanotte, tra gli ultimi turisti ed i professionisti che hanno ripreso il quotidiano via-vai.Passa una mezz'ora senza che ...
... nella hall passi anima viva. Solo Kaspar, immerso nelle sue letture, e Théodore che va avanti e indietro, a farmi compagnia mentre registro le presenze e sbrigo le solite pratiche dietro il mio bancone.Poi la bella ospite di questa sera scende dal taxi. Kaspar se ne accorge, si volta per gustarsi l'ingresso della donna nella locanda, quindi torna apparentemente a leggere disinteressandosi del resto.Le consegno le chiavi della stanza, augurandole la buona notte, mentre Théodore afferra entrambe le sue valigie. La donna accenna una tiepida protesta mentre il vecchio si avvia su per le scale ed io spiego che non c'è l'ascensore. La sua stanza è all'ultimo piano, e la donna è sorpresa dell'energia del vecchio, e di quanto poco sembrano pesargli quei bagagli, mentre salgono rapidamente le scale. Scompaiono ai nostri occhi.Dopo neanche un paio di minuti Théodore riappare, e con quel suo collo storto fa solo un cenno a suo nipote, che annuisce in risposta.Passano pochi minuti e, puntuale, squilla il telefono della reception. E' lei.- Mi scusi, ma nella stanza 411 non c'è acqua...La interrompo scusandomi e promettendole che provvederemo subito a risolvere il problema, mentre lancio un'occhiataccia al vecchio che senza fiatare si avventa sulle scale e fa un movimento con la testa verso Kaspar come a dirgli: - Vieni.Scuoto la testa rassegnato, pensando che questo è l'unico modo che ho per trattenere quel vecchio e suo nipote in questa locanda, con i pochi soldi che mi chiedono. Questo è il ...