1. Knut bauer e i 40 stalloni (1)


    Data: 24/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... mentre tiene il bicchiere, Olly gli versa un drink. Tuttavia, il mio amico pare distratto e il bicchiere si piega di lato e lascia scivolare tutto il suo contenuto sul bancone, fino ad arrivare al braccio di Rico. L’energumeno salta sullo sgabello come una furia e in un attimo è addosso a Knut. Lo afferra per la nuca e gli sbatte il capo sul bancone. Il barista, spaventato, si fa indietro urtando le bottiglie sullo scaffale, che per poco non cadono a terra.
    
    “Che intendi fare, stronzetto?”, urla Rico. “Lo sai che mi ha sporcato?”.
    
    “Ti… ti chiedo scusa… non volevo…”, prova a giustificarsi Knut.
    
    “Non volevi, eh?”, ripete Rico. Poi, rivolgendosi al barista, continua: “Non voleva, dice!”. Quindi, torna a sbraitare contro Knut: “Ora pulisci tutto, chiaro!”, e gli mette il braccio vicino alla bocca. Il tedesco fa uno sguardo interrogativo e sembra non capire. “Devi leccare, signorino! Capito!”. Knut annuisce quel poco che può e poi schiude le labbra ed estrae la lingua raggiungendo l’avambraccio di Rico. “Bravo, così”. Mentre la lingua prosegue il suo lavoro, gli occhi di Knut cercano Olly, come se chiedesse aiuto. Quello, però, rimane al suo posto e sghignazza. Il tedesco, allora, lo squadra da capo a piedi e si sofferma a metà del suo corpo.
    
    “Che c’è?”, chiede Rico. “Che guardi? Ah! A quanto pare, al signorino piace quello che hai tra le gambe!”, sottolinea, seguendo la linea dello sguardo di Knut.
    
    Effettivamente, il rigonfiamento sotto i pantaloni del barista è ...
    ... molto allettante e gli occhi del tedesco, ancora pressato sul bancone, sembrano apprezzare molto. Olly si avvicina e porta una mano al pacco: “E’ questo che ti piace, eh?”, gli chiede. Poi, con entrambe le mani, libera il bottone e abbassa lentamente la cerniera. Sotto non c’è traccia di mutande, ma solo di un salsicciotto nero che si allunga verso sinistra e di cui non si riesce a vedere la fine, almeno finché con due dita non libera anche quello lasciandolo penzolare tra le cosce. A questo punto, gli occhi di Knut si sgranano ancora e non sembra più spaventato, ma piuttosto bramoso di avere al più presto per sé tutto quel ben di Dio.
    
    “A quanto pare, avevo ragione!”, interviene soddisfatto Rico. “Dai, avvicinaglielo alla bocca! Vediamo che fa!”. Olly esegue e sbatte letteralmente quel tronco di carne sul bancone. La cappella arriva proprio alle labbra del tedesco. Rico leva il braccio e la lingua del mio amico adesso lappa la testa di quel meraviglioso cazzone. Le sue labbra si protendono e inghiottono il glande, succhiandolo con voluttà. D’improvviso, si ode un colpo sordo: Rico ha sculacciato Knut. “Che troietta succhiacazzi che sei!”, lo insulta, mentre una sua mano si insinua nei suoi jeans e raggiunge rapidamente il culo. Il tedesco emette un gemito: forse le dita di Rico hanno trovato la sua rosellina.
    
    “Merda! Ma sei un forno!”, sbotta l’energumeno, esaminando con la mano il solco. Con l’altra, abbandonata la testa del mio amico, ormai dedito a ciucciare la minchia ...