Che capo simpatico!
Data: 30/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Nike
Marie, ragazza di 23 anni, era in attesa di un colloquio per un nuovo lavoro situato in una agenzia di scommesse della città vicina.Entra nel posto in cui la stavano aspettando e vede un uomo alto e grande sui 45 anni, ovvero, quel che pensa sia il suo capo:- Buongiorno, io sono Marie sono qui per il colloquio.-Ciao � Risponde l�uomo � io sono Alessio il vice responsabile di questa agenzia, tra un po� arriva il capo.Non curante del fatto di essersi sbagliata sull�identità di quell�uomo, aspettò con pazienza mentre i clienti entravano e venivano serviti. Tra loro comparve una ragazzo sui 26 anni alto, capelli castani, occhi scuri, che si diresse verso l�ufficio sul retro. Un pensierò le balinò in testa e si fece più certo quando costui si presentò:- Ciao, piacere di conoscerti io sono Giordano, il responsabile di tutta l�agenzia, sei pronta per il colloquio?Lei, stupita per la sua giovane età rispose cercando di sorridere per nascondere il suo imbarazzo:- Si, si prontissimaArrivarono in quello che chiamavano ufficio. Era una corridoio stretto nascosto dietro alle postazioni di lavoro.- Siediti pure, tu sei?- Ah si, io mi chiamo Marie.E così iniziarono le spiegazioni e le domande su lavoro.La ragazza era simpatica, con i ragazzi ci sapeva fare, riusciva a capire subito se poteva fare determinate battute oppure no. Infatti il presunto capo reagì bene ai suoi modi scherzosi. Risultato? Assunta.I primi giorni di lavoro passarono in fretta, imparò subito quello che doveva fare, ...
... che in realtà non era più che dare ascolto ai clienti.Peccato che quando fosse in turno da sola con il suo capo, la sua mente si bloccava e non riusciva a parlare normalmente con le persone.. lo sguardo che si sentiva addosso da parte di Giordano le faceva venire i brividi sulla schiena, quindi ogni tanto risultava imbarazzata anche con i clienti. Come poteva sentirsi così in soggezione?Instaurarono un rapporto giocoso, e amichevole. Lui si divertiva a prenderla in giro e lei ne rideva. Qualche volta volavano solletico e spintarelle. Insomma, filtravano di nascosto. Marie iniziò a provare un� attrazione verso di lui fuori dal normale, lo voleva. Non era esageratamente bello, ma emanava un� aura da brivido e aveva dei modi di fare che la attiravano come polline per le api.A Marie piaceva, sognava di poterlo toccare in un altro modo. Quando le avvicinava troppo diventava nervosa e rigida e non riusciva a sostenergli lo sguardo quando erano ad un palmo uno dall�altro. Si accorse quasi subito di essere eccitata di questo fatto, ogni volta che sapeva di essere in turno con lui le si bagnavano le mutande prima di entrare dalla porta, e quando lo vedeva girava gli occhi all�indietro per la voglia di poterlo spogliare in un secondo.Lui non sembrava accorgersi di questa cosa. Da una parte Marie ne fu grata.Un giorno entrarono nell�argomento sesso e tutta eccitata Marie cercava di invogliarlo a parlare lei senza farsi scoprire troppo, la risposta non aspettata la spiazzò:- Io non potrei ...