1. Il ragazzo più fortunato del mondo (seconda parte)


    Data: 25/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gay De Maupassant, Fonte: EroticiRacconti

    ... riprendermi dallo shock. -Anche in capo al mondo.- -Ahahah oddio, ti adoro. E sai cos’altro amo di te? Non ti offendi se te lo dico, vero? Hai una vocina da finocchio che…hsss!- E aspirò sonoramente, causandomi l’ennesimo turbamento. -Ti faccio strada, maschione.- E m’incamminai verso la camera, sculettando vistosamente. -Tu fai una brutta fine, maschietto!- Federico mi seguì e si stese prono sul letto. Così presi a massaggiare quell’inverosimile capolavoro. Dovetti forzarmi per non mugolare al contatto di quella perfetta, quasi esoterica, unione di forza e bellezza. Mancava forse la saggezza, ma solo perché io ne perdevo ogni secondo un brandello. E intanto il suo respiro si faceva più forte. Pensai si stesse eccitando, cosa non lontana dalla verità, ma soprattutto cercava il mio odore tra le lenzuola. Lo trovò e il respiro gli si fece più lento, come se non volesse restituire quell’aria, quel niente di me che pure mi prendeva in prestito e sempre più sonoro, come se al posto del materasso ci fosse stato il mio culetto indifeso. Preso da quella fantasia, cominciò a stringere il letto tra le sue braccia, serrando spalle, trapezi, dorsali e rendendomi quindi impossibile continuare a smuovere quei muscoli allucinanti. Tentai, ma era come modellare una lastra di cemento a mani nude. -Hmm perché ti sei fermato? Era così bello.- -Se hai martello e scalpello forse posso continuare… forse.- A queste parole Federico si voltò supino ed io rimasi a bocca aperta. Il suo cazzo, per ...
    ... buona parte ancora coperto, spuntava dalle mutande per l’intera lunghezza di un uccello medio/grande e gli si sdraiava sul ventre, dove gli addominali in tiro si mostravano nella più sconvolgente delle cornici. Non si sarebbe potuta meglio incastonare pietra più preziosa. -Il martello c’è. Se hai uno scalpellino…- -Oh……mio……Dio...- -Sì? Dimmi tutto.- Una battuta, ma non so fino a che punto. -Ma…cioè… è legale questa cosa?- -Non in tutti gli stati.- E qui mi strappò un sorriso. -Ci credo. Cazzo, ma non avevo idea che potessero esserci dei… ma ne esistono altri grandi così?- -Non ne ho idea sinceramente. Però, se esistono, io non li ho mai visti.- -Hmm, mi sa che qualcuno qui se la tira parecchio.- -Beh, perché? È la verità. Che c’è?...ti sei bagnato, vero?- -…un pochino.- Arrossii. -Dio, sì!- E mi afferrò per la maglietta, trascinandomi a sé. Provai ad afferrare quell’uccellone stringendolo con tutta la mia forza, ma anche lì era come provare a strizzare un cannone della Wermacht. Era talmente spesso che il mio pollice e l’indice riuscivano a congiungersi solo a stento e non avrebbe fatto male una terza mano per prenderlo tutto. Federico cominciò allora a muoverlo in avanti e indietro e quel suo quasi impercettibile movimento dei muscoli pelvici aveva la forza di farmi vacillare da un lato all’altro del suo corpo. Era impossibile contrastarlo, potevo solo assecondare i suoi capricci e così feci. Sentivo fluire tra le mie dita l’energia e il sangue pompato dalla vena centrale e a ...