1. Stefano, l’amico etero


    Data: 28/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: robbie1978, Fonte: Annunci69

    ... capelli castani, occhi verdi, bel fisico perché gioca a calcio e fa l’operaio, bellissime gambe sode, culetto da sballo. In giacca e cravatta è più bello del solito e il pensiero di lui mi tormenta tutto il giorno a lavoro.
    
    Giunta la sera, rincasati, mi dice: “Colloquio fatto, ora si fa a festeggiare!”. E quando dice festeggiare intende fiumi di alcool, discoteca, notte fuori. Peccato, però, che il giorno dopo io debba lavorare e alzarmi alle 7.30, quindi, troppo tardi non si potrà fare. “Torneremo in tempo, non ti preoccupare”. Dice.
    
    Ok. Lo porto in un paio di disco-pub etero, dove beve superacolici mentre io cerco di restare lucido anche se mi faccio un paio di cocktail e qualche birretta. Fa il cascamorto con tutte e apprezzamenti sessuali su tutte: “Quanto è sventola questa. Che tette quell’altra. Questa fighetta la inculerei per bene. Vorrei sborrare in bocca a quell’altra cavallona”. Verso l’una di notte prendiamo la strada del ritorno e lui se ne esce con una richiesta curiosa e preoccupante: “Senti, vogliamo andare a scopare qualche puttana? Portami dove battono”. Cerco di dissuaderlo dall’intento, mettendo la scusa che è tardi, è ubriaco e io alticcio e già è tanto se riusciamo ad arrivare a casa. Ma non c’è nulla da fare, è troppo insistente. “Andiamo a dare solo un’occhiata”, gli dico. “Ok”, risponde. Lo porto sulla Tiburtina, dove battono quelle dell’est. “Ecco, adesso le abbiamo viste, possiamo tornare”, gli faccio presente. “Fermati!”. Intima lui. ...
    ... Lo accontento. Abbassa il finestrino e si rivolge ad una delle mignotte, una stangona dell’est, non so di quale nazionalità, con minigonna bianca, top rosa, tacchi con chissà quanti cm, capelli biondi. Devo dire, molto carina. “Quanto sei bella, amore”. Fa lui. “Dai, sali in macchina”. Lei sale dietro. Si chiama Ludmilla e ci dice il prezzario per ogni cosa: bocca, figa o entrambe. Non dà culo. Per tutti e due fa sconto. “Ci fai una pompa, a turno”, esordisce Stefano, molto abile nelle trattative. Non ricordo a quanto ha abbassato il prezzo per due pompe di seguito, ma la stangona ci sta. Lui paga, dicendo che mi offre la scopata, vista la mia ospitalità.
    
    Io non so come uscire da quel ginepraio. Intanto la cavalla ci indica un posto appartato dove consumare. Posso sempre inventare che non mi sento bene, ma non voglio fare con lui brutta figura. Intanto, faccio iniziare lui. E così accade. Va dietro, dove è seduta la troiona. Tira il cazzo fuori dai jeans, lei gli calza il preservativo e inizia a succhiare. Io guardo tutto dallo specchietto retrovisore, ogni tanto mi giro. Lui sembra in estasi, ha gli occhi chiusi e la testa reclinata all’indietro. Chissà a cosa pensa. Dopo un po’ lo sento ansimare e sborra. Avvolge il preservativo in un fazzoletto e lo butta dal finestrino. Si rimette il cazzo nei jeans ed esce dalla macchina. Rientra davanti, al lato passeggero. Ludmilla, frattanto, si rimette il rossetto. Mi mette una mano sulla spalla: “Adesso tocca a te, non mi ...