1. Tu chiamalo, se vuoi, scambio


    Data: 28/05/2021, Categorie: Scambio di Coppia Autore: tommysex7, Fonte: Annunci69

    ... la regina del castello. E lei e Fernando fanno ancora la più bella coppia, pensa, mentre lo osserva tra gli altri, con la sua cascata di ricci castani e gli occhi ridenti, e quell’aria da sciupafemmine latino così lontana dalla sua vera essenza, da quel suo essere profondamente pantofolaio e pigro, anche nei sentimenti.
    
    Se l’è scelto così Cristina perché non è che non lo sapeva, dieci anni fa, quando l’ha incontrato, che le cose sarebbero cambiate. Se l’è scelto fedele. E innamorato. E troppo pigro per andare a caccia.
    
    Quello che Cristina non ha calcolato è quanto dieci anni avrebbero aggiunto al fascino di Fernando. Come quei due fili grigi nella barba e quelle due piccole rughe agli angoli ridenti della bocca avrebbero conferito interesse al suo viso quasi troppo banalmente regolare. Adesso le capita spesso di osservare gli sguardi desiderosi di donne più giovani, gli scivolano addosso a lui, a volte nemmeno se ne accorge, ma a lei non ne sfugge uno anzi, probabilmente, se ne inventa persino qualcuno.
    
    Un improvviso aumento del volume delle voci dei presenti distoglie Cristina dalle sue riflessioni, ed è l’arrivo di Lulù ovviamente l’origine di tutto quell’entusiasmo.
    
    Cristina ha riflettuto spesso sulla bellezza: cos’ha di speciale e perché uomini e donne ne sono così attratti? Di fondo ci sono tante altre qualità più importanti, essere bello non significa niente. Eppure, lo sa per esperienza, essere bello ti rende automaticamente il centro dei desideri e ...
    ... dell’attenzione altrui. Di tutti.
    
    Anche di quelli che si dichiarano o si fingono insensibili al suo fascino, anche loro ne sono in realtà sedotti.
    
    E che cos’è, di fondo, la bellezza? Si domanda Cristina mentre osserva con occhi di ghiaccio Lulù muoversi al centro del gruppo che si è subito creato intorno a lei. Non è certo la perfezione delle forme, bella scoperta, pensa, mentre osserva il naso meno che regolare di lei, la bocca imbronciata e quella specie di nodo che corruga il suo sguardo. È forse la qualità della sua pelle di miele, il modo in cui la camicia le cade sulle spalle, si adagia sul seno pieno. È forse la forma sottile della caviglia che spunta dai jeans. È forse l’angolo delicato della sua mascella, il modo in cui i capelli le accarezzano il collo. O forse solo quel desiderio di guardarla e continuare a guardarla, sperare che sorrida per vedere i suoi occhi accendersi e le labbra schiudersi sui denti grandi. Spingere lo sguardo dentro la sua scollatura, infilarlo nel piccolo spazio che si crea tra l’elastico teso del reggiseno e la pelle e sentire il desiderio di allungare una mano ad accarezzarla. Guardarla ancora. E sentire una sensazione di pienezza e pace ogni volta che gli occhi tornano a posarsi su di lei.
    
    Lulù le si avvicina, i suoi modi sono semplici, quasi schivi, come se quell’essere sempre al centro dell’attenzione in qualche modo le pesasse e lei volesse mettersi in ombra, qualche volta, senza riuscirci. Cristina si ritrova a domandarsi quanto la ...