1. In treno


    Data: 29/05/2021, Categorie: Etero Autore: fioccorosso

    Un lungo viaggio mi attendeva, probabilmente dormire non sarebbe bastato che a togliere una parte della noia. Il libro avrebbe aiutato, ma anch'esso non sarebbe stato risolutivo. Con il biglietto in tasca salgo sul treno...prima carrozza...poca gente che possa venire ad urlare e rompere le palle. Mi scelgo il posto e mi siedo. Gruppo da 3. Ovviamente prendo quello che ha sia il posto di fronte che quello di lato. Generalmente basta a far desistere la gente dal sedertisi vicino, a meno che non ce ne sia proprio bisogno per assenza di altri posti. Tolgo la giacca di pelle, estraggo il libro dallo zainetto e ripongo sul portabagagli in alto tutto ciò che mi è di impiccio. Seduto dal lato del sole ho ancora meno possibilità che mi si disturbi. L'assenza di aria condizionata ha fatto alzare la temperatura quel tanto che basta a portarla a conciliare il sonno. Mi addormento, occhiali da sole sul viso e libro in mano. Dopo un'oretta di sogni erotici mi risveglio. Per fortuna il libro copre l'erezione. Mi guardo intorno. Sono solo. La mano scivola nei pantaloni, una rapida aggiustatina all'attrezzo e poi mi accomodo meglio sul posto a sedere. Inizio a leggere. Nonostante il romanzo leggero non riesco a distrarmi dai sogni. Quella splendida ragazza dai capelli neri, ricorrente così spesso nell'immaginazione di queste notti, fa sì che l'erezione non scompaia del tutto per almeno una mezzoretta. Finalmente, preso dalla trama, mi distraggo a sufficienza per ritornare presentabile. ...
    ... All'improvviso sento le porte del vagone aprirsi, il vagone si riempie, compresi i due posti vicino a me. Con la coda dell'occhio vedo passare una ragazza non molto alta, con un vestitino leggero, nero. Mi giro, scorgo due gambe ben tornite ed un corpicino proprio come piace a me. Una coda di capelli corvini attrae la mia attenzione, ma non riesco a vederla in viso, è già passata. Troppo tardi. �Sembra proprio quella del sogno...ma no...che penso...devo proprio essere impazzito. Non può essere.� Mi rimetto a leggere. Dopo un paio di ferrmate la chiassosa comitiva inizia a scemare. Si liberano i due posti vicino a me ed io mi alzo per stiracchiarmi. Girandomi vedo spuntare quello splendore di gambe da uno dei sedili dietro a me. Sento un lieve profumo di mughetto. Sorrido e faccio per sedermi. Alzando gli occhi un attimo, scopro (dal riflesso sul vetro della porta) di essere stato visto dalla ragazza mentre la osservavo. Mi restituisce il sorriso. Mi siedo imbarazzato e mi riimmergo nella lettura per l'ennesima volta. Ancora una fermata o due ed il vagone si svuota. Interrompo ancora la lettura e mi guardo intorno, sperando di vedere ancora quello spettacolo. Nulla. Sono solo. L'idea di tirarlo fuori dai pantaloni e menarmelo pensando a lei mi sfiora solo per un attimo, poi scuoto la testa e riprendo il libro in mano. Appena alzato il libro sento riaprire la porta del vagone. Un lieve ticchettio si avvicina. Eccola apparire di nuovo. Eccoti apparire di nuovo. Nel vagone ci siamo ...
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