1. Il padre di Tiziana


    Data: 29/05/2021, Categorie: Etero Autore: suve

    ... come lui fosse attratto da me che, in fondo, ero una ragazzina per lui, però un conto &egrave il sapersi desiderate e un conto &egrave che lui��. Tiziana riprese:- Non te l�avrei detto se non���� Anto, io voglio bene a mio padre e non mi piace vederlo così. Da quando non c�&egrave più la mamma &egrave come se��.. avesse smesso di brillare. Solo ieri l�ho rivisto attivo e vitale per qualche istante, e tutto questo grazie a te. Per questo mi &egrave venuto in mente��.. mi prometti che non ti arrabbi se te lo dico? �- Ma sì, dai, alla fin fine che vuoi che sia. Non &egrave la prima volta che qualcuno ha una mia foto osé, e se ha fatto star meglio tuo padre��. Lo sai che gli voglio bene anch�io. �Mi ero calmata, in fondo non era successo nulla di dannoso. La sua frase seguente mi fece saltare in piedi:- E� per questo che l�ho pensato��� Anto��. Ti scoperesti mio padre? �- COSA? MA SEI MATTA?........... Come ti &egrave venuta un�idea del genere? �- Scusami, scusami, scusami. Lo sapevo che ti saresti arrabbiata ma dovevo chiedertelo. Non ce la faccio a vederlo così giù. Ho pensato che magari�� una volta sola��.. per farlo contento��.. Va bene, hai ragione, &egrave un�idea idiota. Non parliamone più �Rimanemmo in silenzio per un paio di minuti, entrambe perse nei nostri pensieri. Tiziana non sapeva che qualche pensierino su suo padre ce l�avevo fatto. Nulla di che, una fantasia giovanile mai realizzata, il vederlo come uomo maturo nel suo ottimo rapporto con la moglie nel mentre ...
    ... io stavo facendo le prime esperienze e, inevitabilmente, facevo il confronto coi miei coetanei coi quali uscivo. Anche dopo la morte della moglie almeno un paio di volte avevo fantasticato di riportargli il sorriso sulle labbra. Fantasie, nulla di più, pensieri privati e momentanei che ora si riaffacciavano improvvisamente. Scoprii che, riflettendoci, sapere che un uomo affascinante come Giacomo potesse perdere la testa per me mi eccitava un pochino. Senza volerlo immaginai di essere da sola con lui, di spogliarmi davanti ai suoi occhi per eccitarlo, di riprendere la posa della fotografia e vederlo sbavare��..- Anto�� ANTO� ci sei? �- Aehm, sì, che c�&egrave? �- Niente, ti eri assentata completamente e non mi rispondevi. Che stavi pensando? �Quella zoccola della mia amica doveva aver intuito qualcosa dalla mia espressione perché tornò alla carica con un sorriso malizioso:- Scommetto che pensavi a mio padre, eh? Dai, in fondo non &egrave poi tanto male come uomo. �- Anzi, &egrave meglio lui che�� -Mi ero lasciata sfuggire una frase di troppo ma ero ancora persa dietro i miei pensieri. Ero confusa: provavo un pizzico di pietà per Giacomo e per la sua situazione, nel contempo ero eccitata immaginandolo come uomo e non come padre della mia amica; poi ricordavo le fantasie di tempo addietro. Insomma, ero fortemente tentata di accettare ma, non ultimo il pensiero di mettere le corna al mio moroso del momento, non ero sicura delle conseguenze che avrebbero significato una cosa del ...
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