1. Il padre di Tiziana


    Data: 29/05/2021, Categorie: Etero Autore: suve

    ... genere. Istintivamente sapevo che sarebbe cambiato il mio rapporto con Giacomo e Tiziana, e il cambiamento fa sempre un po� paura. La sua ultima frase mi spinse a decidere, o forse mi fornì l�ultimo alibi, per quanto tenue, di cui avevo bisogno:- Non ti piacerebbe vederlo tornare arzillo come prima? Tu puoi farlo felice, e faresti felice anche me. �- Va bene Titti, ammetto che tuo padre mi piace, solo che non pensavo a lui come�� come��.. Non saprei neanche da che parte incominciare per avvicinarlo. �- Di questo non preoccuparti: questa sera resti a dormire a casa mia e poi��. Poi ti spiego �L�arrivo di mia madre che ci portava dei succhi di frutta ci interruppe. Oramai avevo dato il mio consenso: alea iacta est come si dice. Riprendemmo a studiare senza voglia ancora per poco e poi preparai un cambio da portarmi e, informata mia madre che restavo da Tiziana, andai con lei a casa sua.A cena suo padre cercava di non guardarmi ma mi sentivo gli occhi addosso ogni volta che giravo la testa. Mangiammo in silenzio, poca conversazione sullo sfondo del TG a basso volume, poi io e Titti andammo nella sua stanza per un�ulteriore sessione di studio e per la notte.Appena entrate non mi sentii più tanto sicura di me.- Titti, sei sicura? Ho visto che mi guardava ma��� e se mi respingesse? �- Tranquilla, non hai fatto caso a come era gonfio? Sono sicura che non appena ti vedrà entrare nella sua stanza impazzirà di voglia �- Sei sicura? E se ora va a sfogarsi al computer? Ho visto anche ...
    ... io che era��.. in tiro. �- Quando eri in bagno gli ho fatto promettere di non farlo, e nemmeno con la tua foto sul cellulare. Mi ha guardato rattristito ma alla fine ha promesso. So che non lo farà��.. e quando andrai da lui lo troverai��. Pronto all�uso ih ih ih �Ridemmo insieme nervosamente. Non ero ancora del tutto sicura ma non mi sarei tirata indietro proprio allora.Così, atteso un quarto d�ora dopo aver sentito il rumore della doccia nella sua stanza, salutata da un abbraccio di Tiziana, con addosso solo l�intimo mi diressi alla sua stanza.Esitai ancora un istante prima di aprire e poi, prendendo un bel respiro, spinsi la porta e entrai trovandolo nel letto intento a leggere un libro. Indossava i pantaloni del pigiama e aveva il busto nudo, semisdraiato sopra le coperte mi guardò sorpreso mentre chiudevo la porta e mi avvicinavo.- Che succede Antonella, hai bisogno di qualcosa? �Sempre tacendo mi sedetti sul letto appoggiandogli una mano su una gamba.- Tiziana mi ha detto quello che senti Giacomo, delle mie foto. �Avvampò all�improvviso e chinò la testa appoggiandola sul petto. Senza guardarmi disse:- Allora la mia vergogna &egrave completa. �Gli tolsi il libro dalle mani abbandonate e lo posai di lato salendo sul letto e mettendomi a cavalcioni sopra di lui. Alzò la testa sorpreso:- Non devi vergognarti Giacomo, non di me, non con me �Parlando spiluccavo baci sulla sua faccia, gli accarezzavo le spalle. Sotto il mio ventre sentii qualcosa muoversi.- Ma�ma�.. Antonella� ...
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