1. Tutto bene quello che finisce, a letto


    Data: 29/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    ... maglietta gli si era un po’ alzata mostrando il suo stomaco piatto e le sue gambe erano larghe. Sembrava stravaccato ed indifeso, Tommaso conobbe un momento di completa felicità. Cosa poteva esserci di meglio di quella pace ed appagamento? Beh, chiaramente lui sapeva quello che poteva esserci di meglio, se solamente Tim avesse potuto vedere la questione che ora aveva bisogno di attenzione ed incalzava nei suoi jeans. O se lui avesse potuto unire la sua mano a quella perenne eccitante protuberanza negli shorts di Tim e sapere che l’azione sarebbe stata ben accolto e reciproca. Se solo! Sospirò piano, evidentemente non sufficientemente piano perché Tim si alzò a sedere. “Cosa c’è?” Chiese. Per un momento Tommaso pensò di dirgli qual’era il problema ma sapeva di non potere. “Non è nulla. Se solo non dovessimo ritornare, se potessimo stare qui per sempre!” “Saresti presto affamato, tu sei uno struzzo, giovane Tommaso. Appena il tuo stomaco comincia a brontolare, correresti come un fulmine giù per la collina a chiede una pizza alla mamma.” E saltò in piedi di fronte a Tommaso. “Non ti ho mai visto rifiutare il cibo.” Replicò Tommaso: “Infatti ti sei già sbafato i panini che ci siamo portati. E chi ha mangiato l’altro pezzo di torta di mele che la mamma aveva messo nel sacchetto?” “Se non la smetti diventerai un grassone” Aggiunse Tim beffandolo. “Io… grasso!” Disse Tommaso alzandosi ed avanzando minacciosamente. Fingendo terrore Tim si girò e corse giù per la collina ...
    ... inseguito da Tommaso. Tim era atletico e sarebbe scappato facilmente se non fosse inciampato in una radice affiorante. Gridò, cadde e rotolò su un paio di volte, dopo di che rimase sdraiato sulla schiena ad occhi chiusi. Tommaso arrivò un secondo più tardi e si gettò accanto a lui. “Tutto bene, Tim?” Disse ma Tim non rispose. “Tim” Ripeté e mise una mano sul suo torace, sentì il cuore battere. Poi si accorse che gli occhi dell’amico erano aperti e che stava sorridendo. “Bastardo” Disse e si gettò a cavalcioni sul suo corpo. Tim lottò nel tentativo di cacciarlo via, poi improvvisamente rimase sdraiato. Tim guardò Tommaso ad occhi spalancati: “Ieri… nella mia camera…” Tommaso si mosse verso il basso trovandosi sull’inguine dell’altro ragazzo. Sentì una forma che stava diventando rapidamente dura. Sentì la sua erezione crescere e capì che stava spingendo contro i jeans. Con notevole audacia si alzò un po’ e mise sotto una mano a sentire l’attrezzo dell’amico che si stava gonfiando. I suoi occhi non gli lasciarono mai la faccia. Poi Tim chiuse gli occhi e non proferì parola. Tommaso rapidamente si girò ed a cavalcioni sul torace di Tim chinò la faccia per essere a pochi centimetri dal suo inguine. La sua mano continuava a palpare l’uccello ora completamente esteso sotto la stoffa. Tremando raggiunse la zip e lentamente l’aprì. Quel giorno Tim indossava un paio di morbide mutande bianche che nascondevano quello che lui stava cercando. Trovò l’apertura, si tuffò nel calore e sfoderò ...
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