Pornoattore per un weekend (1)
Data: 29/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio, Fonte: Annunci69
... morti…”.
Mentre lui sbatte il portone, io mi arresto nell’ingresso, completamente basito.
Giovedì pomeriggio 30 ottobre io e Andrea siamo sull’aereo in partenza per Berlino.
Eh sì, perché alla fine, naturalmente, mi ha convinto. Dopo la sera in cui mi ha dato la notizia, mi sono calmato, ho riflettuto e ho trovato la cosa eccitante. E poi, in ufficio chi vuoi che vada a vedere il blog di un attore porno! Sono tutti dei ragionieri tristissimi e senza fantasia!
Andrea mi ha anche spiegato che il video l’aveva mandato facendosi passare per me e che aveva preso direttamente un appuntamento per questo finesettimana, per evitare che i blogger potessero ripensarci. Lui veniva con me per verificare che il tutto svolgesse regolarmente: non voleva che mi fregassero. “In che senso?”, gli ho chiesto. “Non avrai mica concordato un compenso?”.
“Io non ho concordato niente. È previsto nell’accordo che mi hanno proposto!”, mi ha riposto lui.
“Insomma, mi sto prostituendo per te!”.
“Vedila così: sarà una ricompensa per delle tue prestazioni che si riveleranno sensazionali e delle quali i blogger saranno pienamente soddisfatti – non ho alcun dubbio su questo!”.
E poi mi dice che il tutto avverrà a Berlino. “Come Berlino!”.
“Sì, perché, nonostante i due tizi siano italiani, si sono trasferiti anni fa in Germania: dicono che lì quest’attività è molto più libera . Non stento a crederlo”.
E così adesso ci troviamo sul volo che sta già iniziando la discesa.
Una ...
... volta atterrati, ritiriamo i bagagli e andiamo in albergo. Mentre faccio una doccia, Andrea chiama il blogger, spacciandosi per il mio manager, per concordare l’ora dell’appuntamento. “Ci aspettano domani mattina alle dieci nel loro studio”, mi dice quando ritorno in camera. “Mi hanno dato l’indirizzo: sarà facile arrivarci in taxi”.
L’indomani mi preparo a dovere, Andrea verifica “profondamente” che sia pronto e poi partiamo verso questa nuova avventura.
Il taxi ci lascia davanti al portone di un palazzo storico della città: “Non può essere qui, Andy”, dico. “L’autista si sarà sbagliato!”.
“No, non si è sbagliato. L’indirizzo è proprio questo. E guarda qui: sul citofono c’è proprio il nome che il blogger mi ha dato. Dai, saliamo!”.
Suoniamo. Ci aprono. Prendiamo l’ascensore e arriviamo al piano. Ci accoglie un uomo intorno ai quarantacinque anni, alto un metro e settantacinque, ben messo fisicamente, barba e capelli leggermente brizzolati. “Piacere. Io sono Gerry. Accomodatevi. Martin arriva subito”.
Entriamo in un open space nel quale sono sparpagliati vari macchinari utili alla registrazione audio/video e in fondo c’è la scena di una camera da letto. Sulla destra c’è una cucina accogliente e Gerry ci fa sedere lì offrendoci qualcosa da bere.
Dopo circa dieci minuti di convenevoli tra noi e il nostro ospite arriva Martin: anche lui sulla quarantina, capelli e barba rossi, non bello, ma affascinante e con un sorriso molto tranquillizzante.
“Allora, Giò. Come ...