L'orgia del debutto
Data: 30/05/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Zindo
... organizzato la cosa. All'ultimo minuto Ettore aveva invitato pure me.
A ciascun partecipante era stato chiesto di portare qualcosa da mangiare o da bere e di presentarsi obbligatoriamente in costumi carnascialeschi.
Ecco perché ci tornarono utili gli ampi camiciotti del guardaroba della zia zitella e anche una sua parrucca. Li usammo per mascherarci sia io che Ettore. Ci aiutarono Sonia e Martina, fornendoci altri accessori e soprattutto truccandoci con i materiali e le attrezzature che loro usavano abitualmente.
Mentre io, chiamato all'ultimo istante, raggiungevo casa di Ettore per aggregarmi alla compagnia, al mio amico avevano fatto indossare una casacca della zia ed una sua parrucca. Con l'uso di spille da balia e foulard Martina stava adattando il camiciotto al fisico di Ettore facendolo apparire come un abito elegante della sua misura. Sonia invece lo stava truccando. Ero già dei loro quando le due rifinirono il tutto obbligando Ettore a mettere anche le calze di nylon e dei sandali con tacco, fatti diventare della misura approssimata a quella del piedone del mio amico aggiungendo del nastro al cinturino che avrebbe dovuto cingere il calcagno. Il risultato, comunque ridicolo, era accettabile solo perché era carnevale.
Io ero arrivato troppo tardi, quando - per mia fortuna - le ragazze non avevano più tempo da dedicare anche al mio trucco, per questo mi fu dato uno dei tanti ampi camiciotti della zia, scelto tra quelli lunghi . Me lo avevano fatto indossare ...
... come se fosse stato un accappatoio da bagno, ed avevano usato due lunghe sciarpe di stoffe leggere. Una da usare come cintura, l'altra me la arrotolarono sulla testa per dargli le sembianze di un turbante. Sonia mi tracciò alcuni segni sul mento e sotto il naso con la sua matita per gli occhi dicendomi che avrebbero dovuto essere barba e baffi.
Con molta fantasia io ed Ettore avremmo dovuto essere rispettivamente Sandokan e Marianna, i protagonisti dello sceneggiato che in quel periodo stava riscuotendo molto successo in televisione.
In teoria la festa avrebbe dovuto essere affollatissima invece le adesioni erano state cosi scarse che avevano dovuto chiamare Ettore e me per arrivare ad un numero comunque scarso. In tutto arrivavamo alla decina mi pare, o forse nove, non ricordo esattamente.
Per scarsa fantasia nessuno aveva portato qualcosa da mangiare, quasi tutto avevamo portato del vino che, tra l'altro, ce n'era anche di disponibile nella casa.
Il proprietario della casa era il solo ad aver portato qualcosa di non alcolico: un'abbondante provvista di preservativi.
Evidentemente l'idea di scopare ce l'avevano in mente in partenza.
La fiamma del fuoco acceso nel camino, le vampate di calore provocate dal vino che cominciammo a bere in maniera esagerata, la dichiarazione dello scopo di quella festa fatta tacitamente con la distribuzione dei preservativi da parte del padrone di casa e l'atmosfera carnascialesca ci portarono presto ad azioni abbastanza audaci, ...