1. Mai dire "mai più..." (seconda parte)


    Data: 31/12/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: ghibellino, Fonte: Annunci69

    ... bellissimi seni.-
    
    - E voi avete dei bei cazzetti molto duri, proprio come piacciono a me. Siete gay?-
    
    - No! - Rispondemmo quasi all’unisono.
    
    Gilberto continuò:
    
    - Se fossi qui con noi ti accorgeresti quanto non siamo gay, ti faremmo un bel sandwich con i nostri cazzetti duri.-
    
    - Ti stai toccando?- domandai.
    
    - Sì, proprio come voi - rispose con voce resa roca dal piacere.
    
    - Perché non ci fai guardare? Tu ci guardi mentre ci tocchiamo. Facci vedere la tua mano mentre ti accarezzi la fica, mentre ti trastulli il clitoride…- aggiunse Gilberto con voce sempre più bassa.
    
    - Siete due bei porcelli, mi piacete. Voglio accontentarvi, ma anch’io poi voglio qualcosa da voi.-
    
    Detto questo alzò le gambe e allargandole appoggiò i piedi sulla scrivania. Adesso potevamo vedere distintamente il rosa della fica umida, circondato da una fitta peluria nera e le dita che entravano e uscivano e si soffermavano a accarezzarsi il clitoride con movimento circolare.
    
    - Che visione splendida!- Esclamai.
    
    - Vogliamo vederti mentre godi e vogliamo sentirti godere - disse Gilberto.
    
    - E noi godremo insieme a te e per te - dissi.
    
    - Anche voi dovete fare qualcosa per la mia eccitazione - disse lo schermo. - Voglio che vi masturbiate reciprocamente. Mi piace guardare gli uomini che fanno tra loro. Specialmente se non sono gay. Mi eccita da morire.- L’intensità del suo tono di voce rivelava quanto ciò fosse vero.
    
    Gilberto ed io, un po’ presi alla sprovvista dalla ...
    ... richiesta della donna ci guardammo perplessi. Ma fu solo un attimo. Ci scambiammo uno sguardo che voleva dire “e perché no, a questo punto”. Ci girammo mettendoci uno di fronte all’altro con una gamba piegata appoggiata sul divano. Senza troppa esitazione portai la mano sul suo cazzo e cominciai a masturbarlo lentamente mentre lui faceva altrettanto con il mio.
    
    Soltanto molte ore dopo, mentre camminavo verso casa e ripensavo a quanto successo, mi venne il pensiero che per la prima volta nella mia vita avevo toccato un cazzo che non era il mio. Alla bella età di sessantotto anni. Al momento la cosa mi era sembrata del tutto naturale e conseguente. Al tatto il cazzo di Gilberto non presentava grandi differenze dal mio e forse questo spiegava la mia totale assenza di qualsiasi forma di turbamento. Al contrario, la mano estranea che mi toccava e mi masturbava aggiungeva un supplemento di piacere.
    
    Continuammo così per alcuni minuti, pochi o molti non saprei dire, perché l’eccitazione mi aveva fatto perdere la cognizione del tempo. I nostri sguardi oscillavano tra lo schermo, da cui provenivano rantoli e mugolii sempre più pronunciati, e i nostri cazzi masturbati dalla mano dell’amico. La donna intanto si era avvicinata ancora di più alla videocamera e adesso potevamo vedere in primissimo piano la fica gocciolante; sullo sfondo i grandi seni maturi e un po’ cadenti che ondeggiavano in sintonia con il movimento della sua masturbazione. Ogni tanto la sua voce rotta ci chiamava ...
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