AUDACIA,FORTUNA E...
Data: 31/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: strapps
La fortuna aiuta gli audaci.Si dice.Qualche volta è vero.Ma il più delle volte no.Vi racconto una delle prime.Ero a Venezia,in un bar. Era una serata fresca e piovosa. Avevo finito di lavorare da un paio d�ore e,pur di non rientrare a casa,da solo,a cenare e finire a letto,o al massimo,di fronte alla tv,ero entrato in quel bar per inerzia. Avevo ordinato un amaro e mi ero seduto ad un tavolo a far asciugare il soprabito. Il posto era grazioso,con separé e morbide poltrone,carta da pareti verde scura e un ambiente che pareva caldo. A parte un signore in giacca e cravatta al bancone non c�erano altri clienti. Un tipo massiccio,spalle larghe e capelli corti puliva dei bicchieri e una donna sistemava le monete nella cassa. Musica jazz di classe usciva da casse in legno pesante.La donna stava china,armeggiando coi soldi e i capelli neri le spiovevano sul volto coprendolo. Solo una volta aveva alzato brevemente lo sguardo,un attimo,un lampo e occhi chiari avevano brillato appena. Era alta circa un metro e settanta,spalle atletiche,come i corpo che pareva ben tirato,sodo,indossava solo una t-shirt nera e dei polsini piuttosto massicci alle braccia muscolose anch�esse,polsini entrambi neri. Da tennista. L�osservai. Contava piano,come meccanicamente,sforzandosi. I capelli ondeggiavano verso il basso,come al ritmo del suo conteggio. La cassa mi impediva di vedere il resto del corpo,il seno in particolare,così mi spostai un poco con la sedia,cercando di fare meno rumore ...
... possibile. Ma lei alzò gli occhi. Mi fermai. Erano verdi credo. Mi scruta. Torna a contare. Non vedo ancora. Mi sposto ancora. Veloce. Così va meglio. Dalla nuova prospettiva scorgo il profilo del corpo. Un bel seno direi.Decido che è una bella donna.La voglio.La desidero.Vorrei prenderla eOk. Sto correndo. Io non sono uno che si butta con le donne. Non che sia timido,ma,ecco,l�idea del rifiuto mi terrorizza. Forse perché ho un�alta considerazione di me.La guardo ancora.Termina di contare. Chiude la cassa e mi guarda.�Un altro, Signore?� chiede.�Volentieri,ma mi porti uno scotch,con due cubetti di ghiaccio,per favore.��Subito.�Mise il bicchiere su un vassoio e mi raggiunse. Potei scorgere la sua bella camminata decisa e felpata. Cavolo se è bella,mi ripeto. Come se volessi convincermi.�5 euro.��Ecco.��Grazie.�Bevvi un sorso. �Buono- dissi fissandola con un certo tono distante � le va bere con me?� chiesi sfacciato. Non so. Mi era presa di buttarmi. Vedendola lì vicino in una posa involontariamente sexy con il vassoio in mano e il bel seno sotto la maglietta,pensai alla fortuna. All�audacia. Al motto.�Non posso..��E perché mai? Non vedo un gran movimento in giro,stasera,magari è presto,fuori piove..sieda,prenda quello che vuole,vino,prosecco?�Fortuna.Dai.�In effetti,è una serataccia..� fece come imbronciata.�Dovrebbe chiedere al capo-e indicò il tipo massiccio al bancone. Sarà d�accordo?��Chiediamolo!� e mi alzai di scatto,percorsi i pochi passi fino al ...