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AUDACIA,FORTUNA E...
Data: 31/12/2017, Categorie: Etero Autore: strapps
... Era una settimana che non veniva la domestica a pulire ed io avevo una camera da scapolo da zoccolo duro:vestiti ovunque,letto sfatto e maleodorante e sigarette e polvere sparsa ovuqnue. Mi vergognavo,ma sapevo di avere fortuna quella notte. Quando rientrai Vanessa mi disse che Tomas le dava cinque minuti di pausa. Fumammo assieme. Non entrò nessuno e così Tomas la fece uscire prima. �Dove andiamo?� chiese lei. stavo per dire qualcosa,quando lei,come se non aspettasse altro che la mia pausa,sparò:�Io abito qui a pochi passi. Ti va?� Wuww..certo che sei una tipa sveglia tu. Brava,mi piacciono le donne sveglie e belle,sono il massimo.� Mi condusse ad un appartamento vicino al locale. Il posto era piccolo e umido,poca luce attorno,soffitti bassi e un soggiorno carino,pulito con un camino molto bello,con grossi mattoni a vista. �Bello qui-dissi. �Sì,piccolo..però carino..� �Certo piccolo,è tuo?� lei non rispose. Si tolse la felpa nera che indossava e rimase in t.shirt. il seno pulsava sotto. Si fece avanti e mi baciò.Fortuna.Oh, fortuna mia.La baciai anch�io e la spinsi contro la parete della libreria. Ci baciammo a lungo. Sapeva di buono,di fresco Vanessa. La sua bocca era dolce e morbida. Le piaceva mordermi le labbra. Wuww Vanessa,che fortuna..mi ripetevo.Le toccai il seno e lo sentii sodo sotto. Infilai una mano e risalii lungo il corpo. La pelle liscia,elastica. Odorava di buono,di palestra e di birra. Le baciai il collo e sotto l�orecchio. Le toccai i capelli e ...
... la baciai sulla bocca. Lei cercava sempre di mordermi. Risali con la mano sotto la maglietta e afferrai una tetta soda.La spinsi ancora contro i libri. Lei rispondeva solo mordendo. Schivai i suoi denti,ma alla fine mi prese e tirò. Mi strappò un urlo e arretrai. Si avventò su di me. Mi tenne. Mi mise una mano sul pacco già gonfio. Infilò la mano fra i pantaloni. Ripresi a baciarla sul collo. Era bella Vanessa,era proprio la mia sera quella. Ribaltai la situazione di nuovo prendendole la nuca e spingendola di lato. Vanessa rispose con un gesto deciso e mi spinse da una parte. Era forte. Le tornai addosso e la baciai ancora. Le infilai la mano nella figa. Toccai. Spinsi. Toccai ancora,baciandola con rabbia sul collo. Le mi prese la mano e la tolse. Mi dette ancora un morso sulla bocca,facendomi gridare. La schermaglia riprese. La spinsi contro i libri e lei fece altrettanto. Giocammo a spingerci ridendo. Era forte ed atletica,non ci voleva molto a capire che avrebbe vinto lei. allora le presi una mano e la portai di nuovo al mio pacco. Il cazzo era duro. Le lo prese. Soppesò,toccò. Lisciò con la mano. Il cazzo era bello dritto e le spinsi il busto contro di lui. Vanessa si abbassò e iniziò a succhiarmelo. Ciucciava la cappella con leggerezza,avvolgendo con le labbra.Che fortuna!Ehi,amico sei un tipo fortunato�mi ripetevo.Vanessa mi sbocchianava alla grande.Succhiava.Ciucciava.Che CULO!!!!La fortuna,gli audaci,eccetera. Mi ripetevo quelle parole come un mantra mentre Vanessa ...