Obbedienza... anale
Data: 01/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales, Fonte: Annunci69
Anche questa volta mi aveva chiamato con poco anticipo e aveva preteso che ci fossi. Chiaramente senza dirmi assolutamente nient'altro.
E io, ovviamente, c'ero andato.
Come sempre mi aveva lasciato la porta socchiusa e lui mi stava aspettando seduto sul divano.
Appena lo ebbi salutato mi disse che oggi aveva una grossa sorpresa per me. Oggi sarei stato io a decidere tutto quello che volevo fare. Voleva vedere come me la cavavo a... dare ordini.
Non feci in tempo a mettere a fuoco la situazione che chiamò Cesare che uscì dalla camera, dove stava aspettando. Era un ragazzone massiccio. Forse aveva venticinque anni, forse qualcuno in più. Era alto, almeno un metro e ottantacinque e possente, come un giocatore di rugby. Spalle larghe, petto ampio. Mi sorrise un po' impacciato prima di salutarmi. Risposi.
Lui disse in modo brusco che io potevo decidere di fare quello che volevo e che Cesare doveva obbedire e fare e... farsi fare tutto quello che io avrei desiderato.
Restai fermo a guardarlo poi, invitato nuovamente ad agire, gli chiesi, anzi gli ordinai, di togliersi la maglietta.
Accidenti che fisico. Era molto muscoloso e la famosa tartaruga era ben scolpita sulla pancia.
Mi avvicinai e lo toccai mentre lo ammiravo. La pelle era liscia e lucida. Praticamente quasi senza peli. Gli girai intorno. Anche le spalle che percorsi con la mano erano bellissime. Quando scesi con la mano sui fianchi lui ebbe un brivido.
Presi una sedia e mi sedetti davanti a ...
... lui dicendogli di spogliarsi completamente.
Lo fece subito: scarpe, jeans, calze, slip. Ora era completamente nudo. Se finora il fisico era prestante, adesso era stupendo. E non era solo modellato meravigliosamente nei muscoli, anche la dotazione sembrava di primo... livello. Fianchi stretti, spalle larghe, braccia e cosce muscolose e, tra le gambe, un arnese che sembrava promettere...
Gli ordinai di avvicinarsi e lui fece due passi verso di me, sempre sorridendo. Adesso il suo cazzo era davanti a me. Era proprio grosso e bello lungo. Appena incorniciato da poco pelo molto chiaro. Forse diradato e tagliato, ma veramente bene. Era perfettamente rovesciato in avanti al centro delle palle.
Allungai una mano e lo afferrai. Era bello e la sensazione di stringerlo nella mano era piacevole. Lui continuava a guardarmi e sorrideva ancora. In basso i testicoli erano perfettamente ovali e belli grossi. La pelle che li ricopriva era molto tesa e il tutto formava un sacchetto duro e turgido. Invitante. Non riuscivo a resistere e, tenendo il pene sollevato con indice e pollice, accarezzai quel meraviglioso pacco con l'altra mano. Era completamente glabro e sembrava vellutato. Non seppi proprio trattenermi e vi appoggiai le labbra sopra per poi cominciare a leccarlo, partendo dal basso per risalire fino all'attaccatura del pene. Lui ebbe uno spasmo scostandosi all'indietro di alcuni centimetri. Gli piaceva, e tanto! Ripresi l'uccello che mi era sfuggito dalle dita e ricominciai a ...