Ciack si gira! (il film hard.core) - seconda parte
Data: 01/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Honeymark
... entrambi. Infine sistemarono le luci e diedero un’ultima occhiata alla scena per poi lasciarci soli ammiccando con sguardi di complicità. Diedi un’ultima occhiata alle loro intimità, quindi guardai a Belle. Si era messa in modo invitante, con la schiena arcuata e una gamba raccolta per esporsi meglio. Con quella posizione e con la preparazione che le avevo visto fare, stava indicandomi quale fosse la strada maestra. In un momento come quello, non chiedevo di meglio. Mi guardò lasciva e si girò, come dire che era pronta per essere sottomessa.
Mi portai sul letto e mi misi sopra di lei, appoggiando il ginocchio destro e il piede sinistro ai suoi fianchi. È così che mi riesce a inculare più facilmente una donna.
Le palpai con gusto le natiche, godendomi della loro liscia freschezza, quindi non indugiai oltre e piegai in avanti la verga fino a portarne la punta all’altezza del minuscolo buco del culo di Isabel. Vi appoggiai il glande, sentendo una sua piccola reazione mista tra l’eccitazione e la paura. Spinsi uno o due centimetri e restai così per darle il tempo a rilassare lo sfintere. Tenni il piede sinistro al suo fianco per mantenere la posizione più agile, poi appoggiai la mano sinistra sulla sua schiena, come per tenerla ferma. Ora era prostrata e sottomessa, pronta ad accettare qualsiasi profanazione.
Spinsi il cazzo verso l’interno, lentamente per sentire come avanzava. Per quanto stretta, riceveva, e spinsi ancora. Lo infilai per dieci centimetri e lei strinse ...
... involontariamente le natiche, la cosa mi piacque, e la penetrai per altri cinque centimetri. Lei sollevò la mano sinistra come per fermarmi, ma non gemette. Aspettai un paio di secondi, si rilassò, quindi la penetrai per un altro tratto. Allargò le natiche, sbracandosi, come per favorire la mia penetrazione. Reagiscono spesso così. Afferrava le lenzuola con le unghie per scaricare lo sforzo. Sapeva comandarsi bene, perché io so quanto le mie dimensioni siano piacevoli nel sesso e impegnative nel culo. Spinsi ancora, giungendo presto alla fine del retto. Lei sobbalzò un poco e mosse la testa, certa che avessi raggiunto la mia meta finale. Ma non era così. Mi capita sempre di arrivare fin lì e spesso devo fermarmi. Ma la riuscita della mia sodomizzazione dipende molto da quanto la inculanda sia in grado di sopportare il passaggio oltre il primo tratto. Isabel era come immobilizzata dal mio palo, che la rendeva docile e sottomessa. Questo è il momento più bello per procedere, e lo feci.
Prima il cazzo la spinse in avanti, ma quando questo passò oltre, lei ritornò a me, gemendo per l’impressione che dà l’impalamento delle mie dimensioni. Ero passato oltre la curva del retto, un po’ piegando il pene, un po’ raddrizzando la curva. Per entrambi è una sensazione estrema. Andai avanti finché le palle non si appoggiarono al suo sesso. Lei aprì la bocca per emettere un gemito muto, allargò di più le gambe, mosse ancora la mano come per fermarmi, ma non riuscì ad impedirmi l’avanzata ...