Il suo paradiso nascosto
Data: 02/06/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: ninfea01
Era un giorno come tanti altri, tranne per una foto che mi era arrivata con la didascalia: “il mio rifugio segreto”. Il posto era bellissimo, una spiaggia immersa nel verde, acqua limpida, di quelle che si vede solo nelle riviste turistiche, un paesaggio mozzafiato, un’ esplosione di colore che mi ha bloccato e mi ha fatto immaginare li. Di seguito, un altro messaggio che diceva: “mi sei mancata” e che mi fece sorridere … Questo è Alessandro, un nostro carissimo amico e compagno di gioco, con lui abbiamo iniziato una bellissima e trasgressiva esperienza, che portiamo avanti da un po’ di tempo. Lui è alto, attraente , molto gentile e passionale, lui è una di quelle persone che ti sconvolge dal primo momento che incontri, che riesce a sfiorarti solo con il suo sguardo.
Per più di un’ora, scambiammo messaggi, che mi facevano venire in mente tutte le cose deliziose che avrei voluto fare in quel posto cosi paradisiaco, e mi portava a desiderare di essere sua in qualsiasi modo possibile. Quando lui mi scrisse che gli sarebbe piaciuto fare sesso con me in quel posto, mi passai la lingua sulle labbra e strinsi le gambe per contenere l’ondata di eccitazione che nasceva e mi faceva bagnare le mutandine. Lui, come sempre molto deciso, ci chiese se potevamo organizzarci per andare a trovarlo e ci passò le coordinate su come arrivare in quella spiaggia… Adesso mancava solo che il giorno stabilito arrivasse.
Dopo una settima d’attesa, ci dirigemmo verso quella località balneare che ...
... distava, dalla nostra città, circa 100 km. Il posto era un vero paradiso, bellissimo, colori vivi. Ero eccitata come non mai…
I nostri giochi con Alessandro erano stati tutti programmati da Aldo e pur essendo sempre molto intensi ed eccitanti, fino a quel momento c’era stato ancora poco contatto fisico. Aldo si fermò nel parcheggio e spense il motore. Nel parcheggio c’erano solo tre automobili. Uscimmo dalla macchina rimanendo per un attimo lì a contemplare tutta quella bellezza; quello che vedevo era veramente incredibile.
C’erano molte spiagge bellissime in quella zona, ma quella della foto, quella in particolare, era nascosta e pochissimo frequentata.
Percorremmo un sentiero lungo il costone sul mare, e ad ogni passo mi sentivo bagnare, i miei capezzoli diventavano sempre più turgidi. Immersi a metà tra una pineta, e a picco sul mare, che era di un color smeraldo c’era una caletta dove piccolissimi sassi bianchi, rendevano unico quel posto. Ci fermammo li sorpresi da quello scenario perfetto, pronto ad essere immortalato da un’artista. Ma, in quel momento lo scenario poco importava, a me importava solo quella figura in costume da mare bianco in lontananza. Lo osservavo mentre pian piano scendevamo, in quel momento lui ci vide, e iniziò a camminare nella nostra direzione, mentre io iniziavo a sentire una pulsazione tra le mie gambe e la mia bocca diventare secca improvvisamente. Il suo sguardo era cosi intenso, cosi pieno di tante cose, che riuscivo a leggere in ...