1. Il suo paradiso nascosto


    Data: 02/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ninfea01

    ... aspettavamo quel contatto, sentii le mani di Aldo appoggiarsi, dietro le mie ginocchia ed aprire le mie gambe, e dire a lui: “Scopala!” E lui lo fece! Mi penetrò una, due, cinque, dodici volte; mi sentivo bruciare, con loro due che giocavano con il mio corpo. Era meraviglioso.
    
    Improvvisamente, Aldo guardò Alessandro, era incredibile come si capivano con un solo sguardo. Alessandro con gli occhi fissi sui miei, mi penetrava ancora ed ancora, io mi abbandonavo a lui, mentre lui si prendeva quello che voleva da me con quel suo sorriso seducente. Quando Allessando, si allontanò da me ed Aldo disse: “Ana girati verso di me e cavalcami”, ho capito quelli sguardi complici fra loro. Il tramonto era uno spettacolo, le cicale facevano il loro concerto in quel paesaggio, ero sopraffatta, smaniosa, e come una cagna in calore mi girai verso Aldo, scendendo sul suo cazzo come se fosse la mia tavola di salvezza ed iniziando a cavalcarlo eccitata. Poco dopo sentii Allessando aprire il tubetto della protezione solare… Arrivò una sculacciata e sentii qualcosa di freddo sul mio ano, mentre sussurrava al mio orecchio: “quanto ho desiderato questo culetto, e adesso lo farò mio!”. Oddio, che sensazione, le dita di Alessandro entravano ed uscivano, mentre Aldo mi penetrava la figa. Stavamo godendo ...
    ... di questo gioco, gemiti uscivano dalle nostre bocche, e il ritmo cresceva sempre di più… Aldo mi guardò negli occhi e aprì le mie natiche. Sentii il cazzo di Alessandro appoggiarsi sul mio ano e piano piano entrare dentro me, mentre io non fiatavo e mi mordevo il labbro. Era una sensazione unica, avevo loro due li, dentro di me, ero completa, “hai un culo da sballo piccola” ha farfugliato Alessandro. “Cosi, si cosi, non smettere”, è stato tutto quello che riuscii a dire, era indescrivibile quella sensazione, due uomini, che mi desideravano, e che mi stavano penetrando in una sincronia perfetta.
    
    Bruciavo, tremavo fra loro braccia. Alessandro mi penetrava e pizzicava i miei capezzoli, Aldo mi baciava e mi penetrava ed io pretendevo sempre di più, ero in estasi, mentre il sole si nascondeva nell’orizzonte, le cicale cantavano e loro non smettevano di spingere. Sentivo il loro respiro affannoso, sentivo la mia vagina contrarsi ad ogni spinta. Ero sopraffatta: Aldo… Alessandro… Aldo… Alessandro… in mezzo a tutta questa pazzia, lussuria e perversione, mi inarcai, sentendomi esplodere in piccoli pezzi – venne come non sono mai venuta in vita mia - mentre due grugniti uscivano da loro bocche, il sole si nascondeva…l’unico testimone del nostro gioco, in quel suo paradiso nascosto!
    
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