Una mia intervista di qualche anno orsono
Data: 03/06/2021,
Categorie:
Interviste,
Dominazione / BDSM
Autore: OrcoPorco
... rispettato, più o meno tollerato (i puristi non lo amano e alcune pratiche cozzano evidentemente con il messaggio) serve a dare un quadro di riferimento ai tanti praticanti, anche della domenica: sognare di infilare uno scorfano vivo da 3 chili nel culo della tua partner è un conto, farlo sul serio è (molto più) complicato!Per ciò che riguarda le mie sensazioni, la più forte è sempre stata (e lo è ancora) quella del dominio, ossia della manipolazione delle persone e degli eventi in favore dei miei desideri. E un pizzico di gioia quando ho ottenuto quello che volevo.D- E' difficile, straniante, dopo la pratica, tornare alle comuni situazioni della vita di tutti i giorni? O è un passaggio naturale e non traumatico? Quanto della pratica viene portato fuori dalle stanze in cui si svolge?R- Tutto dipende dal rapporto che lega le persone che praticano. I cosiddetti 24/7, ossia le coppie Dom/sub 24 ore al giorno per 7 giorni, estendono il loro gioco (la pratica) all�intero scibile della quotidianità. Difficile, duro, complesso. Ma per una sub che ama il bondage, sposarsi con l�abito bianco e sotto un karada di corde di seta bianca (visto personalmente!) deve essere una figata! Per i praticanti meno militanti, vale il paragone con il sesso, anche vanilla. Perciò puoi trasformare le domande che hai fatto sopra per farti un�idea.. è difficile dopo aver fatto sesso tornare alle comuni situazioni�. ? quanto del sesso viene portato fuori dalle stanze�? ...
... Direi che, in questa prospettiva (che è quella maggioritaria sul piano puramente statistico, senza nessuna pretesa di ortodossia) non c�è granché di traumatico, almeno per le cose più semplici. Ovviamente il bondage (il bdsm in genere) ha un dopo che segna, più del sesso vanilla� intanto perché spesso restano segni sul corpo (sulla pelle, principalmente) e poi perché può causare stati emotivi che necessitano di un po� di tempo per essere metabolizzati. In questo senza, il naturale o il traumatico dipendono intanto dalla status di chi gioca (amante, moglie, single, punk, etc etc�;-) e poi dalla perizia e dalla fiducia con cui vengono fatte e vissute le pratiche.D- Hai detto che sono mille i modi di fare bondage e mille i rapporti che è possibile creare/non creare. L'idea che possa nascere qualcosa di sentimentale, un interesse umano, affettivo che vada al di là della pratica tra due partner di bondage, ti sembra plausibile? Che tu sappia ci sono persone che si sono conosciute in questo modo e hanno avviato una relazione �canonica�, continuando a fare bondage, o smettendo?R- Che io sappia, migliaia di persone si sono conosciute in questo modo e hanno figli, nipoti, cani e case al mare. E, dal momento che fare bondage è un gusto, moltissimi a mio avviso hanno continuato alla grande e alcuni, cambiando gusto, hanno smesso o sono passati ad altro. La pratica di bondage è una relazione, anche parecchio �stringente� se mi passi il calembour, e come tale ...