1. Anna la vicina di casa


    Data: 03/06/2021, Categorie: Etero Cuckold Autore: linguista_fi, Fonte: RaccontiMilu

    ... venivano evidenziate dal vestitino, fianchi un po' larghi ma avevo l'impressione il culo fosse sodo, cosce sode che spuntavano da sotto la gonna. Si muoveva con lentezza dando fascino ad ogni cosa che stesse facendo, come se il tempo non avesse importanza e in questo tempo mi persi, tanto che si girò con i caff&egrave pronti sorprendendomi a guardarla. Mi risvegliai dal torpore per l'imbarazzo provato nell'essere sorpreso in flagranza di reato, tanto da dover fare il viso rosso; lei mi sorrise e mi chiese:�Tutto bene? Ti vedo accaldato, sei tutto rosso in viso�.�Si signora, tutto bene, forse un po' di caldo, queste giornate afose si fanno sentire�.Si sedette al tavolo con me, mi porse il caff&egrave e lo zucchero e con il movimento del busto mi offrì anche la visione dello scollo, un seno di una donna non più giovane, non più sodo, ma ancora piacevole, forse per le sue dimensioni, forse perch&egrave da sotto il vestito si evidenziava il turgore dei capezzoli. Evidentemente si accorse dei miei sguardi, mi sorrise un po' imbarazzata, provò a ricomporsi la scollatura, ma senza dannarsi troppo.Bevemmo il caff&egrave, mi fece parlare di me, della mia vita, i miei interessi e si sorprese a scoprire che ero ancora single. Dieci minuti di conversazione nei quali, ogni volta che non mi guardava, cercavo di rubare uno sguardo alla sua scollatura, alle sue gambe che accavallava e scavallava. Sentivo l'eccitazione salire, ma allo stesso tempo l'imbarazzo di stare di fronte ad una donna ...
    ... piacevole non solo nell'aspetto, ma anche nei modi. Avrei voluto saltargli addosso, baciarla, stringere tra le mani i suoi seni, poterle leccare i capezzoli, ma non riuscivo a cogliere quel segnale che una donna ti manda quando vuole essere presa. Se fossi stato in un locale, di fronte ad una sconosciuta, magari mi sarei già buttato, ma era la mia vicina di casa, avevo paura di fare una figuraccia con colei che avrei dovuto poi rivedere ogni giorno, quindi decisi di evitare errori madornali, mi alzai, mi congedai e la ringrazia per il caff&egrave. Mi accompagnò alla porta e lì mi disse:�Lorenzo, grazie mille per l'aiuto, &egrave bello sapere che c'&egrave una persona sulla quale contare in questo condominio, oramai di giovani non ce ne sono.� E così dicendomi mi salutò dandomi un semplice bacio sulla guancia, che percepii pieno di affetto.Uscii dalla sua porta e andai verso la mia, entrai e mi buttai sul letto ripensando alle sue forme, al suo bacio, pensavo alle sue labbra morbide ed umide che sentii sulla guancia e sognavo di poterle baciare, poterle sentire sul mio cazzo, vederle sporche del mio sperma; da questi pensieri partì una masturbazione con lei protagonista delle mie fantasie che mi portò all'orgasmo.Passarono dei giorni con il solito tran tran, amiche e coppie di amiche che passarono da casa mia. Anna (così si chiamava) non la incrociai più per il mio dispiacere, perch&egrave nonostante avessi donne che mi impegnassero la vita, era nei miei pensieri perversi, ma ...