Il mio toy boy
Data: 03/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: 1948
... dimostrato felicissimo e subito mi ha detto che potevamo stare da lui e passare sia venerdì che sabato notte insieme ma temevo che mio marito mi controllasse telefonando a casa e non avrei avuto modo di giustificarmi se non avessi risposto. Quindi era logico che dicessi piena di gioia “Perché non vieni tu a casa mia?”Lui fu titubante “Se tuo marito sa di me a casa tua e per di più nel lettonemi bastona e mi denuncia senza pensare alle conseguenze per te”Il desiderio di lui era fortissimo e replicai “Non ci scoprirà nessuno. Come tu sai abito in una villa isolata, non in un appartamento. Se sei discreto nessuno saprà nulla. Ti vengo a prendere con l’auto e così la lascerai sotto casa tua”Rincuorato e sedotto dalla mia voce sussurrata piena di voglia mi chiese di poter venire a piedi lui da me e ci demmo un appuntamento alle undici di sera “Stasera ti mando un SMS dove ti dico con precisione dove abito”Non vedevo l’ora che arrivasse il momento. Tutti i miei pensieri erano per lui e per la mia figura. Pensavo alla lingerie da indossare, al profumo della mia pelle, alle scarpe, le calze velate, ai capelli ai gioielli da indossare, ecc. Avevo deciso di non indossare intimo e vestirmi con un tubino corto in pizzo trasparente che segnasse le mie curve.Essendo piccola di taglia, non più di un metro e sessantacinque, anche se ben fatta e soda, le mie tette, nel contesto della figura, risultavano un po’ più grosse di quel che effettivamente erano. I maschi sarebbero impazziti ...
... nell’averle in mano, così morbide, sensibili, calde. Tante volte ho pensato che le avrei affidate a loro volentieri. Nei momenti della masturbazione mi piaceva anche usarle personalmente strizzandole arrivando, con un po’ di difficoltà a succhiare i capezzoli. Le gambe le ho dritte, ben fatte e deliziosamente si arrotondano oltre il ginocchio senza esagerazione; pensavo che sarebbe stato magnifico averle una decina di centimetri più lunghe, avrebbero dato più slancio al mio portamento ed alla mia figura e di conseguenza provocato molto più interesse intorno a lei. Avevo l'impressione che piacessi proprio così com'ero, piccolina e prosperosa con quel mio seno lussurioso, adorato da tutti e che tutti ammiravano senza che avessi bisogno di elogi o commenti perché nudo o coperto che fosse spiegava già tutto da solo. Contenta dell'esame al mio corpo sentii qualcosa al ventre ed allora mi inumidii sfacciatamente godendo della mia stessa ammirazione. Non mi vergognai di questo. Mi venne da curiosare ed aprii con le dita il cespuglietto fatto di radi peli in una striscia molto stretta e verticale che terminava molto vicino al monte di venere portando alla luce il mio punto sensibile. Apparvero così le labbra imbronciate della fessura che trovavo bella. Me la sarei baciata volentieri da sola se avessi potuto; sospirai perché non potevo leccarmela da sola. Da piccola ci avevo provato ma non ci arrivavo; era esercizio da contorsioniste ed allora mi consolai stuzzicandola con le dita. Mi bastò il ...