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Un sabato mattino
Data: 03/06/2021, Categorie: Etero Autore: pierpatty6151
... in non pensanti. Con lei ho scoperto, che nel doveroso rispetto di tutti, le nostre vite fondendosi hanno creato un’unica magnifica unione. Avere vicino, quasi dentro, la propria donna è una situazione che non condivide nulla con il mondo formale. La mia mano scende lentamente seguendo e talvolta precedendo i brividi di calore della tua pancia. Con timore, arriva a un boschetto che vibra dolcemente di piacevole attesa per accogliere l’intruso. Questo non è rubare ma è un dolce ricevere forti sensazioni sessuali. Il tuo sesso è chiuso come una cassaforte piena zeppa di gioie che aspettano solo di essere scoperte e raccolte. Con dolcezza e trepidazione cerco e sfioro il tuo bottoncino che turgido si fa scoprire. Lui vibrando finalmente accoglie con gioia. Lui avvisa tutto il tuo corpo della lenta e goduriosa incursione. Ogni parte del tuo bel corpo si congratula a suo modo: I capezzoli spuntano e diventando duri reclamando la loro parte di carezze e baci. Gli occhi s’ingrandiscono mostrando un luccichio di gioia. Le labbra sfoggiano il più bel sorriso del loro repertorio. Le braccia e le gambe vibrano come corde di violino. Il cervello nasconde nel meandro più remoto ogni più piccolo triste pensiero, lasciando libere le sessuali sensazioni di trottellerare. Tutti si uniscono per formare un concerto di vero godurioso alla vita. Quest’onda di gioia che il mio e tuo corpo si scambiano e fondono insieme per creare un unico grande amore. I profumi delle pelli si uniscono per ...
... formare un unico grande aroma d’amore. Ed è questa piccola parola che descrive appieno ciò che ci sta succedendo. Non è sesso è amore di essere vicini, di sentire e scambiare le vibrazioni. Io non riesco a pensare. Il mio cervello non governa più nulla. Ogni organo prende vita a se, come immerso nel nulla. Ciò che sento non ha più a che fare con il mondo. Dire che bello è riduttivo. I nostri corpi si accordano. C’è solo il seguire, il rincorrere le intime carezze che producono e donando sensazioni all’altro. Le tue mani corrono sui miei boxer. Essi vigorosamente trattengono il Prigioniero, che si erge vigoroso nella sua maestà, nella vogliosa certezza e di evadere. La prigione è troppo stretta per la sua nuova esistenza. Finalmente le tue dita ricavano uno spiraglio nel bordo. È la liberazione. La testa dell’ex Prigioniero si tuffa all’esterno. Accolta dalla tua liberatrice mano, con tremanti e delicate carezze. Finalmente i boxer volano via. Tutta la mia orgogliosa sessualità svetta a disposizione della tua mano. La tua patatina sprigiona un gran calore e trattiene a stento il dolce-salato nettare; che sgorga inebriando le mie dita. Che lentamente, hanno abbandonato il bottoncino d’oro per scendere attraverso il tuo carnoso e golfo canyon per cercare la fonte del piacere. Le labbra si aprono lasciando scoperto il tesoro per ricevere l’ex Prigioniero. Non ci sono parole. Non esistono percorsi determinati. Non esistono tempi. Esiste solo il lento lasciarsi trascinare ...